Fincantieri sospende dal 30 marzo l’attività lavorativa degli stabilimenti e delle sedi, sia nel settore Cruise che in quello Militare fino alla data indicata dal decreto Io resto a casa. La decisione, fa sapere l’azienda, è stata presa per la necessità di continuare con azioni rigorose e incisive di contrasto all’epidemia pur avendo posto in essere tutte le azioni necessarie per la messa in sicurezza dei propri dipendenti.

Fincantieri ha anche reso noto di aver siglato un accordo con le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm nazionali che si pone l’obiettivo di garantire, alla ripresa, la continuità produttiva. In particolare, l’accordo prevede che l’azienda chiederà la cassa integrazione guadagni ordinaria per il personale di tutti i siti aziendali dal 30 marzo per tutto il periodo di sospensione o, in alternativa il personale potrà fruire di ferie.

Nei cantieri saranno comunque svolte  attività di carattere manutentivo degli impianti, anche connesse alla sicurezza degli stessi, e dei servizi essenziali dei siti, nonché di direzione e gestione strettamente necessarie ai correnti adempimenti dell’impresa e per lo svolgimento delle attività propedeutiche alla ripresa produttiva. L’azienda si impegna anche a proseguire con lo smart working dove applicabile.

Infine, l’accordo prevede che una volta ripresa l’attività, allo scopo di assicurare il rispetto dei programmi in atto, non si procederà per l’anno in corso alla fermata estiva, fatta salva la fruizione di ferie individuali in corso d’anno, secondo una pianificazione che verrà fatta in ciascun sito, nel rispetto delle esigenze tecniche e produttive.

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