Un minuto di sciopero, rimanendo in servizio, per chiedere i dispositivi di protezione per tutti gli operatori sanitari e il sostegno di quanto rivendicato da tutto il personale. Lo annuncia la Fials Sicilia che ha organizzato per il prossimo 3 aprile alle 12 la protesta in tutta l’Isola senza abbandono del posto di lavoro, anche in ricordo degli operatori rimasti vittime del Covid-19. Manifestazione a cui stanno dando adesione le varie segreterie provinciali.
Il segretario regionale Fials, Sandro Idonea, spiega che “il personale del Ssr, impegnato nell’emergenza Covid-19, è stato lasciato, spesso e volentieri, solo ed in prima linea, a rischiare, la propria salute ed integrità fisica, per mancanza di Dpi e tamponi, ma anche quella dei familiari, con cui è costretto a convivere per mancanza di alloggi destinati, oppure a separarsene con mezzi di fortuna fino all’eventuale ricovero per positività accertata”.
“In questo contesto di guerra e di desolazione – prosegue Idonea – il sindacato si attende non solo l’apprezzamento formale per quanto gli operatori stanno facendo, ma anche e soprattutto, il riconoscimento concreto per il grande sacrificio fin qui sostenuto”. Da qui la richiesta della fornitura adeguata di dispositivi e tamponi e il riconoscimento economico con specifica destinazione ed eventuale implementazione dei fondi previsti dall’articolo 1 del decreto del 17 marzo 2020”.
La Fials aggiunge che “per non essere tacciati di “proposte deliranti e prive di supporto giuridico ed economico”, propone quanto già avanzato dalla Regione Lombardia: “Ripartizione, per ogni singola Azienda, delle risorse di cui all’art 1 del decreto, delle risorse assegnate, in base al numero dei lavoratori, distinti per dirigenza e comparto. E predisposizione di linee guida per le Aziende sanitarie, destinatarie di tali somme, al fine di determinare un indirizzo uniforme di tali risorse”.
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