Anche la Chiesa scende in campo per limitare i contagi da Coronavirus dopo i tre casi riscontrati a Palermo.

Il Vicario Generale, don Giuseppe Oliveri, ha inviato alle Comunità ecclesiali dell’Arcidiocesi di Palermo, le indicazioni riguardo l’emergenza Coronavirus.

“In via del tutto precauzionale e cautelativa, in linea con le disposizioni emanate dalla Conferenza Episcopale Siciliana – si legge nella nota – si invitano i Parroci, gli Amministratori Parrocchiali e i Rettori delle chiese non parrocchiali, ivi comprese le cappelle degli Istituti Religiosi aperte ai fedeli, della Diocesi di Palermo ad
attenersi, da oggi e fino a quando non verrà stabilito diversamente, alle seguenti indicazioni per evitare il diffondersi del contagio da Covid-19 (Coronavirus)”.

Queste nello specifico le indicazioni fornite: “Durante la celebrazione dell’Eucarestia, si sospenda lo scambio del
segno di pace, oppure si sostituisca la stretta di mano con un semplice inchino; la Comunione sia distribuita sulla mano dei fedeli e non direttamente in bocca; venga rimossa l’acqua lustrale dalle acquasantiere delle chiese.
Volendo, poi, rivolgere maggiore riguardo e attenzione alle persone anziane e/o ammalate, che più di altre potrebbero contrarre l’infezione, si invitano i presbiteri, i diaconi e i ministri straordinari della Comunione a limitare le visite ai soli casi di vera necessità pastorale.
Per evitare inutili e fuorvianti allarmismi, si esortano i fedeli a tenersi informati esclusivamente attraverso i canali istituzionali delle autorità competenti. La Curia si premurerà di fornire tempestivamente eventuali ulteriori indicazioni.
Non manchi, infine, la nostra implorazione al Signore della vita perché ci liberi da questo male, conforti gli ammalati e sostenga quanti, operatori sanitari e ricercatori – conclude la nota – sono impegnati nella lotta quotidiana per debellarlo”.

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