Bufera a Palermo riguardo l’emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dal gip di Palermo nei confronti dell’ex direttore dei cimiteri Cosimo De Roberto, accusato di corruzione e concussione. Le indagini sono state coordinate dalla procura. L’attività investigativa si è sviluppata dopo che, lo scorso mese di febbraio, erano stati notificati 10 avvisi di garanzia ed erano state eseguite diverse perquisizioni, sia al Cimitero di Santa Maria dei Rotoli che in alcune abitazioni dei soggetti indagati. In particolare, è stato accertato che De Roberto, dietro il pagamento di somme di denaro non dovute (fino ad 800 euro), si sarebbe adoperato per trovare sepolture, senza osservare il rigoroso ordine cronologico imposto dai regolamenti cimiteriali. E’ stata, inoltre, evidenziata la gravissima situazione di degrado del cimitero, al cui interno le salme in attesa di sepoltura rimangono in giacenza per diversi mesi, causando problemi sotto il profilo igienico-sanitario.

Sulla vicenda interviene Fabrizio Ferrandelli, esponente nazionale di +Europa.

“All’ombra di un’Amministrazione ormai non più capace di governare e controllare i processi burocratici e amministrativi, si annida il malaffare e il profitto personale a danno della collettività.
Purtroppo quest’ultimo non è un caso isolato. Non è il primo direttore a essere implicato in fenomeni corruttivi. Non è il primo dipendente con ruoli di responsabilità ad abusare della fede pubblica.
Poche settimane fa per corruzione è stato arrestato anche il direttore della discarica di Bellolampo.
Andando indietro di pochi mesi ricordiamo il terremoto giudiziario che ha implicato dirigenti e funzionari delle attività produttive e dell’urbanistica.
Ed ancora per corruzione sono scattate le manette al settore tributi”.

Prosegue Ferrandelli: “Oggi a Palermo c’è una vera palude! Il grande rammarico rimane per me quello di pochi giorni fa, votando la mozione di sfiducia, infatti, si poteva terminare questa esperienza e dare nuovo slancio ad una città ormai abbandonata e degradata.
La colpa non può essere sempre degli altri. Non questa volta!
Ormai mi pare del tutto evidente l’incapacità di governance.
E’ come quando un corpo va in cancrena – conclude tranchant Ferrandelli- se intervieni subito puoi salvare l’arto, ma qui c’è il rischio che tutto vada in putrefazione. Palermo nei prossimi due anni rischia il disastro. La gestione di Orlando rischia di trascinarci tutti nella palude.
In campagna elettorale, tre anni fa, avevo detto che il voto a Orlando era rischioso perché sarebbe andato a un sindaco che non avrebbe avuto più alcun interesse a ricandidarsi, né l’età per tenere vigore amministrativo. Quel presagio si sta avverando”.

A commentare quanto accaduto anche Antonino Randazzo, consigliere comunale del M5S.
“Gli esposti che ho trasmesso in Procura – dice – ad aprile e settembre 2019 sulla grave situazione cimiteriale, la carenza cronica di sepolture e la grave situazione igienico- sanitaria ai Rotoli hanno smosso le acque a Palermo e dopo le indagini dello scorso febbraio 2020 oggi emergono ulteriori fatti gravi .
Ringrazio la procura palermitana ed il nucleo investigativo dei carabinieri per l’eccellente lavoro che stanno portando avanti a tutela di tutti noi cittadini palermitani e dei nostri diritti”.

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