E’ durato un’ora l’interrogatorio dell’architetto Giuseppe Monteleone, l’ex dirigente dello Sportello unico delle attività produttive finito agli arresti domiciliari con altre sei persone, per concorso in corruzione al Comune di Palermo.

Monteleone, difeso dall’avvocato Antonino Zanghì, ha risposto alle domande del gip Michele Guarnotta e del pm Giovanni Antoci, fornendo tutti i chiarimenti e respingendo le accuse.