“Discutere di candidati e di coalizioni senza parlare di un programma per la città non serve né a Palermo né ai palermitani. Confrontiamoci sulle cose da fare e su come farle. Tutto il resto è chiacchiera”.

La bacchettata agli alleati

Inizia così un lungo post del leader di Cantiere Popolare Saverio Romano che di fatto, dopo aver disertato il vertice di maggioranza, bacchetta gli alleati e i loro discorsi.

“Io inizio con cinque progetti che ritengo imprescindibili e che possono cambiare il volto e la prospettiva di Palermo.
Rifiuti, Pedemontana, Porto hub, decentramento gestionale e periferie, nuovi parchi e nuovi cimiteri”.

Sembra il programma di un candidato ma non lo è?

Un elenco che se non è un programma da candidato a sindaco lo sembra decisamente. Lui candidato non è ma mette in campo idee e frasi che avranno un effetto sugli alleati.

“Sono passati vent’anni dal blocco delle procedure per la realizzazione dei termovalorizzatori. Cosa ha comportato? Il proliferare delle discariche abusive e del disastro ambientale che vediamo ogni giorno. Occorre cambiare paradigma con un ciclo integrato che preveda la raccolta differenziata, il trasferimento, il compostaggio ed infine l’incenerimento o la gassificazione. L’obiettivo è quello di rendere produttiva la “munnizza” e questo dentro una cornice nuova di nuova amministrazione con servizi esterni alla amministrazione, nella consapevolezza che energia, rifiuti, verde, impianti sportivi, trasporto locale vanno gestiti in chiave moderna con partnership tra pubblico e privato”.

I cinque punti per Palermo

Un post dettagliato, diviso in capitoli “Infrastrutture: la Pedemontana, un’opera da 800 milioni, con un progetto disponibile dell’Anas che permetterebbe alla viabilità di decongestionare il traffico, consentendo a coloro che arrivano dalla provincia e che devono raggiungere l’aeroporto di bypassare la città”.

“Porto hub: da realizzare per intercettare i flussi di traffico merci e che ne farebbero il primo porto hub in Europa, con 16 milioni di container movimentati all’anno, con 450 mila posti di lavoro tra gestione e indotto addetti per la sua gestione. Un’operazione da 5 miliardi di euro, da condurre in project financing, che farebbe del porto di Palermo uno snodo nevralgico per il traffico delle merci tra l’Asia e la sponda sud del Mediterraneo”.

“Decentramento gestionale e periferie: delocalizzazione dei servizi comunali in tutte le circoscrizioni con servizi veri per la cittadinanza. Ciò renderebbe maggiormente presenti gli uffici in tutte le aree della città, e consentirebbe un processo di riqualificazione delle periferie, abbandonate a se stesse da questa amministrazione e nelle quali vanno indirizzati investimenti e garantiti servizi e collegamenti adeguati”.

“Nuovi parchi e nuovi cimiteri: aumentare gli spazi verdi e renderli veramente fruibili alla cittadinanza, coinvolgendo i residenti nella gestione e nella tutela. Lo scandalo delle bare ammassate nel cimitero dei Rotoli e che giustamente fatto indignare il Paese non può che essere risolto con la realizzazione di nuovi cimiteri e con una gestione di quelli esistenti”.

E alla fine la chiamata all’azione: “Aspetto le Vostre proposte e i vostri spunti”.

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