Corsa alla regione, torna l’ipotesi dimissioni anticipate del Presidente della regione Nello Musumeci alla luce della crisi di governo e della data delle elezioni politiche anticipate già fissate.

Ipotesi election day

L’ipotesi è quella dell’Election day per accorpare le regionali in Sicilia con le politiche fissate al 25 settembre. Al momento è solo una ipotesi, sulla quale ieri si sono lanciate fonti del governo regionale che avevano spiegato anche all’ansa come si stesse  ragionando già nella prima fase, quando si ipotizzava il voto il 2 ottobre.

Nessuna decisione è stata presa

Nessuna decisione presa, comunque. Anche perché il quadro politico, soprattutto nel centrodestra, è ancora fluido. L’idea di mantenere unita la coalizione è condivisa da tutti i partiti, il problema rimane uno: “Musumeci sì-Musumeci no”.

L’ipotesi complessa per tempi e legge

ma se l’ipotesi era abbastanza complessa già con le politiche previste il 2 ottobre, diventa ancora più difficile con la data del 25 settembre scelta con decreto dal governo draghi subito dopo lo scioglimento delle Camere. Mancano, ad oggi, 65 giorni alle elezioni e i tempi non sembrano consentire elezioni anticipate anche in Sicilia.

Le ipotesi di voto nell’isola

Legge alla mano, e senza dimissioni anticipate del governatore, in Sicilia ci sono 6 finestre: le quattro domeniche prima del 5 novembre (quando si votò cinque anni fa) e le due successive. Dunque, al momento queste sono le date delle possibili elezioni regionali: 9 ottobre, 15 ottobre, 23 ottobre, 30 ottobre, 6 e 13 novembre.

Rispetto alla prima data utile. dunque, si tratterebbe di un anticipo non più di una ma di due settimane.

Gli alleati puntano, invece, a prendere tempo

Ma gli alleati, a iniziare da Fratelli d’Italia partito al quale Musumeci ha di recente aderito, non sembrano di questa idea. Al contrario puntano a prendere tempo per comprendere l’evoluzione del quadro politico, tanto da voler rinviare anche il tavolo regionale di confronto

La richiesta di Fratelli d’Italia

Per i coordinatori regionali di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, “E’ auspicabile che il Centrodestra si ritrovi, magari con toni e modalità diverse da quelle degli ultimi mesi, a discutere di soluzioni unitarie da presentare agli elettori.

Allo stesso modo il particolare momento politico che stiamo vivendo ci induce a grande cautela, vista la necessità di comprendere come si definirà il quadro politico”. I due coordinatori chiedono, dunque, un incontro ma solo “dopo la riunione del tavolo nazionale, perché con senso di responsabilità si affrontino gli scenari in un quadro globale, senza litigiosità e senza correre il rischio di fughe in avanti. Senso di responsabilità che dobbiamo al nostro elettorato, ai tanti siciliani che si aspettano una classe dirigente capace di affrontare, a Roma come a Palermo, la sfida del governo e del cambiamento”.

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