Il candidato sindaco di Palermo del centrodestra, Roberto Lagalla, interviene su due questioni di grande attualità per la città: la gestione dei rifiuti, con lo spettro della chiusura della discarica di Bellolampo, e il Piano triennale delle opere pubbliche.

“Dati sconfortanti, serve un sistema semplificato di differenziata”

“Abbiamo un dato sconfortante: solo un quinto della città fa la raccolta differenziata. Ciò blocca la crescita di questo modello. Serve un sistema semplificato di differenziata, investendo anche su Bellolampo per la realizzazione di un impianto di separazione per l’utilizzo commerciale dei materiali e l’invio degli scarti al termovalorizzatore più vicino. Su questo le interlocuzioni con la Regione sono già iniziate”.

“Ho dimostrato di saper gestire la cosa pubblica”

E ancora: “A differenza dei miei avversari, ho dimostrato di saper gestire la cosa pubblica. Sono stato rettore dell’Università di Palermo e ho risanato un bilancio disastroso, così come da assessore regionale ho realizzato un efficace piano di rientro della sanità pubblica, evitando il commissariamento. Cosa che invece non è accaduto a molte Regioni governate dalla sinistra”.

Il Piano triennale delle opere pubbliche

Sul Piano triennale delle opere pubbliche, varato dal Consiglio comunale di Palermo, Lagalla dice: “E’ mia intenzione verificare, per ogni singola opera, la reale fattibilità e l’effettiva utilità della città, in una logica di rigenerazione urbana e puntando sull’ecologia, la sostenibilità e la funzionalità. Insomma, farò a Palazzo delle Aquile quello che ho già fatto all’Università e negli assessorati regionali risolvendo, nel primo caso, una situazione debitoria molto problematica e, nel secondo caso, investendo al meglio tutti i fondi disponibili, senza obiezioni da parte degli organi revisori”.

Il Festino di Santa Rosalia

Ieri Lagalla è intervenuto su un altro argomento che sta molto a cuore ai palermitani. Tornerà il Festino di Santa Rosalia dopo due anni di stop. Almeno questa è la promessa del candidato sindaco. Se eletto sarà uno dei suoi primissimi provvedimenti e non disdegna anche una polemica a distanza a tal proposito. Sostiene infatti che ad oggi al Comune di Palermo nessuno avrebbe ancora organizzato nulla per celebrare la santuzza.

La promessa

“Tra qualche settimana festeggeremo la nostra santuzza. Dopo due anni di assenza, Palermo e Santa Rosalia avranno il loro Festino. È l’impegno solenne che prendo con tutti voi, qui davanti al santuario di Monte Pellegrino. Cominceremo a lavorarci fin da subito”. E’ quanto ha scritto su facebook postando un video.
“Ma – ha proseguito – ho l’obbligo di informarvi sullo stato dell’arte: gli attuali inquilini di Palazzo delle Aquile non hanno ancora mosso un dito. Non c’è nulla di organizzato. Non hanno stanziato un euro. Forse, perché sanno che non saliranno più sul carro. Il lascito della sinistra alla città: zero soldi per Santa Rosalia”.

Si spulcerà tra le pieghe del bilancio

“Appena insediato – ha sottolineato Lagalla – è mia intenzione spulciare le carte contabili per mobilitare una somma adeguata, così da restituire la Santuzza alla sua città. Palermo avrà il suo festino, e lo realizzeremo di concerto con la diocesi e le realtà culturali. Ma da persone serie quali siamo – ha proseguito – cominceremo a programmare fin dal 15 luglio quello dell’anno prossimo. L’idea è di lanciare un bando rivolto a tutte le facoltà di architettura d’Europa per la realizzazione del nuovo carro e delle luminarie. Un concorso di idee. Metteremo in concorrenza l’ingegno, il senso estetico e artistico dei giovani architetti d’Europa”.

L’idea della fondazione

“Non solo – ha aggiunto ancora l’esponente di centrodestra -. Serve volgere lo sguardo anche più in là. L’obiettivo è creare la ‘Fondazione Festino di Palermo e gestione grandi eventi’ per arrivare pronti, attraverso una seria e rigorosa programmazione, al 400esimo anniversario della festa di Santa Rosalia e farlo diventare il più importante della nostra storia. Il festino dei festini”.

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