E’ stato il tradizionale corteo organizzato dall’Anpi, l’associazione dei Partigiani, ad animare il 25 aprile di Palermo. Il Corteo si è concluso con la deposizione davanti al cippo in memoria di quella giornata all’interno del Giardino Inglese.

Orlando in prima fila con l’Anpi

“Il 25 aprile come ogni anno conferma l’atto di omaggio e gratitudine nei confronti di chi ha perso la vita per l’affermazione di quella Costituzione repubblicana e di quei diritti che in questo momento sono violati in varie parti del mondo. Il mio pensiero va in particolare al popolo ucraino che subisce l’aggressione militare della Russia, aggravata da veri e propri crimini di guerra, e che cerca di inviare un messaggio al mondo in difesa del diritto alla vita e del diritto alla pace” ha detto il sindaco Leoluca Orlando che ha partecipato alla cerimonia che si è svolta al Giardino inglese in occasione della Festa di Liberazione dal nazifascismo e al corteo che ha sfilato lungo via Libertà fino al Teatro Massimo.

Il riferimento alla guerra in Ucraina e non solo

“Le guerre uccidono non soltanto in Europa – ha aggiunto Orlando – ma anche in altre parti del mondo, ricordiamolo quando tanti migranti fuggono dall’Africa e dall’Asia. Lo dico esprimendo grande solidarietà al popolo ucraino, una solidarietà che la città di Palermo sta dimostrando accogliendo gli ucraini. Essere qui numerosi, come non mai, è la conferma che il popolo palermitano è legato ai principi fondamentali del diritto alla pace e del diritto alla vita”.

Il candidato Miceli al corteo

E Franco Miceli, candidato sindaco di centrosinistra, segna continuità andando in corteo con l’associazione nazionale partigiani italiani a Palermo: dal Giardino Inglese fino al teatro Massimo per celebrare la liberazione del 25 aprile.

“L’anniversario della Liberazione del 25 aprile è l’occasione per fare memoria attiva delle lotte e dei sacrifici degli uomini e delle donne che hanno contribuito a cambiare l’Italia e a liberarla dal fascismo”, dice il candidato in corsa per palazzo delle Aquile sostenuto dai movimenti civici e dalle forze politiche di Pd, M5s e Sinistra civica ecologista.

“E la memoria attiva non si limita alle celebrazioni, deve essere l’affermazione di un preciso impegno e di una precisa responsabilità che assumiamo nei confronti della comunità. L’importanza del 25 aprile è quindi da ritrovare nelle scelte che si operano nel quotidiano senza nessuna opacità: o si sta da una parte o si sta dall’altra. E noi siamo inequivocabilmente dalla parte opposta rispetto al fascismo, alle destre e al populismo”, attacca Miceli. “Mi piace ricordare in questa occasione le parole pronunciate da Pio La Torre pochi giorni prima di essere ucciso, “Ora tocca a noi”. Le prendo in prestito per sottolineare la necessità di impegnarsi oggi come ieri e di assumersi le responsabilità del risultato”, e conclude “Questo è l’approccio che rivendico, che trova cittadinanza nella coalizione che mi sostiene e che troverà la sua linea di concretezza nel Patto per Palermo”.