“A fronte di provvedimenti restrittivi che ne limitano la mobilità e costringono gli operatori economici a ritrovarsi, a fine giornata, con incassi vicini allo zero, il Governo regionale è chiamato a prevedere adeguati ristori a favore delle attività produttive”. CNA, Confartigianato, Casartigiani e Claai facendosi interpreti del drammatico periodo che stanno attraversando le imprese del territorio, lanciano un accorato appello alle Istituzioni politiche della Regione Siciliana.

“Purtroppo il quadro generale dei contagi da Covid 19 si rivela giorno dopo giorno sempre più preoccupante – affermano i vertici della Organizzazioni datoriali – la curva della pandemia non rallenta e le contromisure adottate, sia a livello nazionale che regionale, finiscono per colpire al cuore il tessuto economico, già fragile e fiaccato da mesi di emergenza. Artigiani, commercianti ed imprenditori sono sull’orlo di una crisi senza precedenti, rispetto alla quale – sottolineano le 4 sigle – la giunta e il parlamento siciliano hanno il dovere di intervenire mettendo in campo concrete azioni straordinarie finalizzate a tenere in vita le piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura dell’economia della nostra isola. E’ una priorità di cui il decisore politico non può non tenere conto – aggiungono – e la ragione è semplice: senza tenuta economica si mettono a serio rischio la tenuta sociale e psicologica di un’intera comunità. La parola d’ordine, per provare a mitigare i disagi e soprattutto i devastanti effetti della pandemia, è stare accanto, con i fatti, alla vasta platea delle Partite Iva, di chi lavora e produce. Imprese e artigiani ormai non percepiscono più la vicinanza delle Istituzioni. Il tema dei ristori, degli aiuti assume oggi più che mai, a distanza di quasi un anno dall’avvio dell’emergenza, una condizione essenziale di cui la Regione dovrà farsi responsabilmente carico nell’interesse di tutti. Ed in questa ottica – evidenziano – – è urgente l’istituzione di un Tavolo tecnico per avviare un percorso condiviso con le forze sindacali ed economiche, affinché si individuino criteri, modalità e risorse da immettere rapidamente a beneficio del circuito produttivo e sociale. I dati e le informazioni in nostro possesso, in ordine allo stato di salute di buona parte delle aziende siciliane, delineano uno scenario delicato e tristemente inquietante, che è destinato a materializzarsi se le risposte dovessero tardare ad arrivare – concludono CNA, Confartigianato, Casartigiani e Claai – ecco perché, a nostro avviso, non c’è tempo da perdere. Occorre agire e farlo subito, prima che sia troppo tardi”.

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