- “Mia madre negativa ma portata al Covid hospital di Partinico” racconta il figlio
- L’odissea della famiglia costretta a isolamento e tamponi ma la donna era negativa
- A Partinico le dimissioni dopo tre tamponi negativi
Portata al Covid Hospital di Partinico nonostante non fosse positiva al Covid, come poi confermato, secondo il racconto de familiari, dai tamponi. È l’odissea di una donna originaria di Monreale nel Palermitano che era stata ricoverata all’ospedale Ingrassia di Palermo, dopo un malore, e che si è vista trasportare nel corso della notte all’ospedale di Partinico, convertito in Covid Hospital.
Trasportata al Covid Hospital
Adelaide Maria Campanella, 92 anni, era affetta da Alzheimer. La donna purtroppo è deceduta qualche giorno dopo le dimissioni dal Covid Hospital di Partinico per motivi diversi. Un ricovero, almeno secondo quanto raccontato dai familiari, che non sarebbe dovuto avvenire, visto che la donna non sarebbe stata positiva al Coronavirus, né al momento dell’ingresso in ospedale, né al momento dell’arrivo a Partinico. Una storia dai contorni poco chiari che ci ha raccontato il figlio, oggi addolorato per la morte della madre, giunta per altre cause.
Il malore e il trasporto all’Ingrassia
L’odissea della famiglia è iniziata il 10 febbraio. Dopo un malore, la 92enne è stata soccorsa in casa e trasportata in ospedale a bordo di un’ambulanza del 118 dopo che gli operatori l’hanno stabilizzata. “Mia madre – racconta il figlio – è stata sottoposta al tampone all’interno dell’ambulanza con esito negativo, poi siamo stati in sala d’aspetto senza che sapere nulla sullo stato di salute di mia madre”.
La chiamata notturna e inizia l’odissea
Verso le 01.30 di notte, è squillato il cellulare. “Era l’ospedale Ingrassia e pensavamo che nostra madre fosse morta – continua il figlio – ma la comunicazione era diversa: ‘Sua madre è stata trasferita al centro Covid di Partinico perchè è positiva al Covid. Ora facciamo la segnalazione e domani deve fare segnalazione all’Usca’, Così mi hanno detto a notte inoltrata. Ci è caduto il mondo addosso. Non sapevamo che fare. Pensavamo di essere tutti positivi al Covid visto che eravamo entrati in contatto con nostra madre. Sono cardiopatico e la pressione mi è salita alle stelle, ho avuto anche un malore”.
Da Partinico: “Sua madre non è positiva”
Il mattino seguente il figlio chiama l’ospedale di Partinico per accertarsi dello stato di salute della mamma. “‘Sua madre non è positiva al Covid, a noi risulta negativa dopo aver eseguito dei tamponi’, Così mi hanno detto al telefono, intanto però la frittata era fatta ed era partito l’iter per il nostro isolamento domiciliare e l’esecuzione dei tamponi”. Corretta la procedura adottata a Partinico per la donna. L’anziana è stata isolata dal resto dei pazienti e le è stato anche tolto l’ossigeno. Ma l’odissea continua per la famiglia, visto che parte il protocollo previsto in caso di positività al Covid. E era già partita anche la segnalazione all’Usca e l’obbligo dell’isolamento domiciliare per il figlio, la nuora, i nipoti della donna e tutti coloro che avevano avuto contatti con l’anziana. A Partinico, intanto, continuano gli esami per scongiurare la positività dell’anziana “Anche al terzo tampone risulta ancora negativa e anche un altro tampone, eseguito il giorno successivo, risulta negativo”- continua a raccontare il figlio – Intanto anche noi ci siamo sottoposti a tampone molecolare e siamo risultati tutti negativi con nostro sollievo”.
“Perchè mia madre è stata portata al Covid Hospital?”
Arriva l’ok e il 16 febbraio la donna viene dimessa dall’ospedale. Morirà per altre cause a fine febbraio. Intanto i familiari non si danno pace per quanto accaduto. “Abbiamo passato giorni terribili – racconta ancora il figlio -. Ancora non capiamo perchè mia madre sia stata portata a Partinico. Non abbiamo potuto godere della sua presenza negli ultimi giorni della sua vita, ci siamo dovuti mettere tutti in isolamento per un allarme che forse non c’era. Voglio però dire grazie alla dottoressa Provenzano dell’ospedale di Partinico e alla dottoressa Camarda per l’umanità dimostrata e per l’aiuto che ci hanno dato”.
La replica dell’Asp
BlogSicilia aveva chiesto una replica all’Asp di Palermo che ha risposto a distanza di 24 ore dalla pubblicazione rendendo nota la propria versione dei fatti che qui di seguito riportiamo integralmente:
“Si precisa che la signora è stata assistita nel pieno rispetto dei protocolli vigenti, così come comunicato dettagliatamente ai familiari. La signora è stata sottoposta ad un tampone antigenico rapido, con esito negativo, al momento del suo arrivo al Pronto Soccorso dell’Ingrassia. Per il definitivo accertamento di un eventuale contagio al Covid 19 – così come tutti i pazienti che afferiscono alla struttura – è stata successivamente sottoposta a tampone molecolare che ha evidenziato la positività al Coronavirus. Nel rispetto delle procedure è stata, pertanto, trasferita in una struttura dedicata alla cura dei pazienti covid-positivi, e cioè all’Ospedale “Civico” di Partinico dove è stata ospitata in camera singola senza nessun contatto con altri pazienti. I successivi 2 riscontri con tampone molecolare effettuati all’Ospedale di Partinico hanno dato esito negativo, inducendo pertanto alle dimissioni della paziente. La ricostruzione degli eventi, come si evince anche dalla documentazione agli atti e come riferito ai familiari, evidenzia l’osservanza delle procedure previste in questo momento di pandemia”
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