Anche oggi sono oltre 40 le città siciliane in cui procede la campagna attiva della Regione per la ricerca del Coronavirus attraverso l’impiego dei tamponi rapidi. Come noto, il target individuato è la popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari) che può fare accesso ai drive-in per sottoporsi volontariamente e gratuitamente al test.

Da questa settimana, c’è la possibilità di prenotarsi mediante la piattaforma on-line dedicata. Basta cliccare sul bottone “tampone rapido Covid19” e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma provvede a indicare la fascia oraria che viene generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite. L’appuntamento registrato viene quindi indicato e comunicato al cittadino che può così raggiungere il drive-in prescelto.

In ogni sito sono previsti dei percorsi dedicati in cui si procede al prelievo del campione che, in caso di positività, viene immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma così come previsto dai protocolli sanitari vigenti.

L’iniziativa del governo Musumeci è realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali.

Intanto è arrivato appena due giorni fa il via libera all’accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta che, in base a quanto stabilito in sede nazionale lo scorso 28 ottobre 2020 “per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2” potranno effettuare tamponi rapidi antigenici per contrastare la pandemia.

L’intesa è stata siglata a Palermo dai vertici dei dipartimenti dell’assessorato regionale alla Salute dalla Fimmg e dalla Intesa sindacale per i medici di medicina generale e Fimp, CIPe-SISPe-SINSPe e Simpef per i pediatri di libera scelta, cioè le sigle che hanno già sottoscritto l’accordo a livello nazionale.

Nell’ambito della pandemia, quindi durante il periodo dell’emergenza, i medici di medicina generale ed i pediatri potranno effettuare i tamponi sui propri assistiti tra i contatti stretti, asintomatici o casi sospetti sia individuati dallo stesso medico oppure segnalati dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp alla fine del periodo di quarantena.

In caso di esito positivo, il medico dovrà darne comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’Asp per i provvedimenti conseguenti, raccomandando l’isolamento domiciliare fiduciario in attesa dell’esito del tampone molecolare di conferma. Inoltre dovrà prendere in carico i propri assistiti posti in isolamento o quarantena, con l’eventuale supporto dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA) per gli accessi domiciliari (ogni medico avrà di riferimento una specifica USCA), fornendo ai soggetti interessati le informazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire e avviando il follow up attivo dei pazienti.

In caso di esito negativo, invece, il medico che ha eseguito il tampone potrà rilasciare attestazione al paziente. I medici, oltre che nei loro studi professionali, potranno effettuare i test in luoghi indicati dalle Aziende sanitarie territorialmente competenti.

L’accordo prevede inoltre la distribuzione ai medici di apparecchiature specialistiche (ecografi, elettrocardiografi, saturimetri, etc) .

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