Sono 650 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 26.506 tamponi processati, con una incidenza di positivi intorno al 2,4%, in leggera flessione rispetto a ieri. La regione resta undicesima nel contagio giornaliero di oggi.

Le vittime sono state 13 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.331. Il numero degli attuali positivi è di 13.870, con un aumento di 74 casi rispetto a ieri. I guariti sono 563.

La situazione nelle singole province

La distribuzione nelle province vede Palermo con 287 casi, Catania 96, Messina 31, Siracusa 91, Trapani 6, Ragusa 37, Caltanissetta 37, Agrigento 59, Enna 6.

La situazione negli ospedali

Negli ospedali i ricoverati sono 783; 11 in più rispetto a ieri, quelli in terapia intensiva sono 99, due in meno rispetto a ieri.

Vaccini: da lunedì dosi agli ‘estremamente vulnerabili’

Prenderà il via la prossima settimana in Sicilia la campagna di vaccinazione anti-Covid per le persone “estremamente vulnerabili”. Si tratta di una platea che complessivamente interessa circa 500 mila cittadini.

La struttura dell’assessorato regionale della Salute – alla luce dell’aggiornamento del Piano vaccinale nazionale (varato lo scorso 10 marzo) e tenendo conto delle priorità definite e delle indicazioni relative all’utilizzo dei vaccini disponibili – sta procedendo all’organizzazione delle prenotazioni per i cittadini che rientrano nella categoria “estremamente vulnerabili”, cioè persone affette da condizioni di danno d’organo preesistente o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a Sars COv2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19.

Si tratta del secondo importante step su un target fragile: la Sicilia, infatti, già lo scorso 2 marzo ha avviato la campagna di somministrazione del vaccino sui disabili gravissimi e i loro caregiver.

La prenotazione della vaccinazione potrà avvenire tramite la piattaforma telematica messa a disposizione dalla struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane.

Ovviamente, per i cittadini che, per condizioni di salute certificate, non potranno recarsi nei punti vaccinali territoriali, sarà possibile prenotare la vaccinazione a domicilio, tramite call-center. Intanto, in linea con il nuovo piano vaccinale varato dal governo nazionale, prosegue la vaccinazione dei siciliani over 80, della fascia 70-79 anni, del personale scolastico e universitario docente e non docente, delle forze armate di polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari italiani, delle comunità residenziali. Infine, seguendo le disposizioni del nuovo piano nazionale che ha bloccato di fatto la somministrazione del vaccino sul target dei cosiddetti ‘servizi essenziali’, anche in Sicilia si proseguirà con le vaccinazioni programmate per età anagrafica e non per categoria.

Cavo vaccini ispettori del Ministero in Sicilia

Gli ispettori del ministero della Salute saranno domani in Sicilia per le verifiche sulla morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, 43 anni, deceduto a Misterbianco (Ct).

Il giorno prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino AstraZeneca. Gli ispettori si recheranno – si apprende – prima al 118 di Catania, poi alla Asp di Siracusa, quindi alla base di Augusta.

In valutazione altre possibili tappe.

“Potremmo avere delle risposte sulla cause del decesso a conclusione dell’autopsia“. Lo ha detto il sostituto procuratore di Siracusa, Gaetano Bono, nel corso della trasmissione televisiva su Rai 3 Titolo V, in relazione all’inchiesta sulla morte del militare di 43 anni, Stefano Paternò, deceduto il 9  marzo nella sua abitazione nelle ore successive alla somministrazione di una dose di un lotto di AstraZeneca, che è stato ritirato dall’Aifa e sequestrato dalla Procura.

L’autopsia

Nel pomeriggio sarà eseguita l’autopsia, nella camera mortuaria dell’ospedale Cannizzaro di Catania, da un team di 4 consulenti scelti dai magistrati di Siracusa, il Procuratore Sabrina Gambino ed il pm Gaetano Bono. “Se l’esame autoptico, da solo, non basterà ad accertare cosa abbia provocato il decesso, serviranno altri accertamenti ma posso garantire la speditezza delle indagini” ha detto ancora Bono.

Le ragioni dell’inchiesta

Durante il suo intervento a Titolo V, il magistrato siracusano ha spiegato le ragioni per cui è stato aperto un fascicolo di inchiesta. “Si sono verificati tre decessi – ha detto Bono – legati da una correlazione temporale, in quanto le vittime sono decedute successivamente alla somministrazione di quel vaccino, appartenente allo stesso lotto. A quel punto il dato, sotto l’aspetto numerico, era davvero significativo: 3 morti su 200 mila dosi di vaccino, cioè una morte ogni 70 mila inoculazioni”.

“Sequestro necessario”

Il pm Gaetano Bono ha anche spiegato perché il solo ritiro del vaccino non sarebbe stato sufficiente. “E’ stato necessario il sequestro – ha detto il pm – per delle finalità legate all’inchiesta che il ritiro non può garantire. Se ci fossimo limitati alla seconda ipotesi, non avremmo mai potuto sapere che fine avrebbero fatto quelle dosi, per cui nessuno avrebbe potuto compiere accertamenti sulla loro qualità”.

“Mi sono vaccinato con AstraZeneca”

Il magistrato ha anche svelato di essersi sottoposto al vaccino di AstraZeneca, recandosi nei locali dell’Hub di Siracusa, inaugurato domenica scorsa, dove si è messo in fila. “Mi sono vaccinato ma la dose somministratami non è di quel lotto sequestrato”.

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