Ripartenza scuola dopo le festività natalizie a singhiozzo anche per la Sicilia che non fa segnare il ritorno sui banchi degli alunni delle Superiori. La Regione si è attenuta a quanto stabilito intanto a livello nazionale in attesa di un parere del Cts regionale su eventuali nuove misure di contenimento del contagio alla luce dei dati degli ultimi giorni che hanno visto una brusca risalita dei casi di positività.
L’impennata preoccupa e l’ipotesi di un rientro anche a fine gennaio e di ulteriori restrizioni anche per elementari e medie si fa sempre più concreta.
“Oggi abbiamo registrato forte e condivisa preoccupazione da tutto il mondo della scuola in ogni sua componente. Una preoccupazione
evidentemente condivisa dai tantissimi genitori, oltre l’80%, che oggi hanno scelto di non portare i propri figli nei nidi e nelle scuole
dell’infanzia comunale. E’ evidente che siamo di fronte a un momento di crisi gravissima, certamente ben più grave di tutte le fasi già vissute in Sicilia e a Palermo durante questa lunghissima pandemia, con un sistema sanitario in gravissima difficoltà per il continuo e veloce aumento dei contagi e dei ricoveri. La scuola non può restare come un ultimo baluardo, come un fortino assediato. Occorrono provvedimenti urgenti, organici e condivisi che permettano di limitare al massimo gli spostamenti, gli assembramenti e ogni forma di possibile esposizione al contagio. Il Comune è pronto a fare la propria parte per quanto di sua competenza, tornando richiamare tutti e ciascuno alle proprie responsabilità e alla necessità di sostenere quanti saranno danneggiati dai necessari provvedimenti di contenimento dell’epidemia” prende posizione il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
In Sicilia, dunque, le superiori non torneranno a scuola prima dell’11 gennaio. Intanto ci sarà un’acquisizione di dati regionali per decidere la presenza al 50%. Resta confermata la didattica in presenza dal 7 per l’infanzia, per la primaria e le medie
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