Novantacinque per cento di disdette fino ad ottobre e 15 milioni di perdita solo tra le attività associate.

Sono i numeri di Assocamping Sicilia Confesercenti che sull’Isola conta 15 campeggi associati e che lancia un grido d’allarme: “I campeggi sono strutture complesse, le linee guida stabilite per il settore ricettivo per noi non vanno bene – dice il presidente regionale Salvatore Di Modica – perché al contrario degli alberghi noi abbiamo molti spazi e servizi in comune. Chiediamo di potere sedere al tavolo tecnico della Regione e del Governo nazionale per esporre le nostre peculiarità e provare a ripartire con un protocollo di sicurezza che rispecchi le nostre esigenze”.

Secondo Di Modica al momento, non solo “le misure di sostegno economico alle imprese sono farraginose e rischiano di farci indebitare ancora di più, ma noi gestori siamo troppo esposti al rischio di denunce”. E spiega: “Pur prendendo tutte le precauzioni per la sanificazione costante dei servizi in comune, controllando all’arrivo la temperatura dei camperisti e facendo i giusti investimenti per assicurare il distanziamento sociale, nessuno ci garantisce che nel corso della vacanza uno degli ospiti possa diventare positivo o contagiarsi. Noi imprenditori possiamo farci carico del rischio di impresa ma non di quello sanitario e delle richieste dei danni che potrebbero derivare”.

Una denuncia che nelle scorse settimane Confesercenti ha fatto investendo tutto il settore turistico. “Al momento registriamo quasi l’80 per cento di disdette delle prenotazioni alberghiere, soprattutto lì dove c’erano eventi che sono stati annullati. Stiamo istituendo un tavolo regionale per verificare l’onda lunga dell’effetto coronavirus sulle aziende e registrare le disdette” ha detto il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, presente in qualità di presidente nazionale Assoturismo anche ai tavoli nazionali per arginare la crisi del comparto.

“La stagione primaverile – dice Messina – è saltata e chiediamo aiuti anche al governo regionale. L’emergenza sanitaria viene prima di tutto e la nostra collaborazione con le istituzioni è massima ma dobbiamo pensare alla sopravvivenza delle imprese, a partire da quelle medio-piccole che rappresentano la gran parte delle imprese ricettive dell’isola. Una cosa è certa: per quanto riguarda le aziende del turismo, l’emergenza è nazionale, riguarda tutte le regioni e non solo le zone rosse”.