Iniziano ad arrivare i primi provvedimenti contro medici e personale sanitario “No Vax” a Palermo. A sei mesi dal via all’obbligo vaccinale per il personale sanitario, l’Ordine dei Medici di Palermo ha fatto scattare le prime 213 sospensioni dal servizio nel Capoluogo siciliano. E, di conseguenza, lo stop allo stipendio.

Due nefrologi e un neurochirurgo sono ancora al Civico

Finora quindi sono 213 i medici sospesi a Palermo. Ma c’è chi – come scrive oggi Repubblica – se ne infischia della sospensione e resta al proprio posto, sfidando il provvedimento disciplinare. Tra questi “al Civico due nefrologi e un neurochirurgo continuano a lavorare in attesa della sanzione e uno di loro ha persino presentato domanda per diventare primario. Una beffa nell’Isola col primato di non vaccinati (837mila)”, riporta il quotidiano.

Un medico morto pochi giorni fa

Tra i no vax “irriducibili” anche un medico di Cinisi, Domenico Giannola, 73 anni, risultato positivo al Covid e morto due giorni fa. Ai sanitari dell’ospedale Cervello avrebbe detto di non essersi vaccinato e di aver provato a curarsi a casa con farmaci omeopatici. La moglie, Rita La Mattina, 60 anni, , anche lei positiva al Covid, è ora chiusa in casa. “Avevamo paura, non eravamo pronti a vaccinarci”, ha detto pochi gironi fa.

I dati in Sicilia

“La scorsa settimana sono stati sospesi 45 medici, tre veterinari, una psicologa e un infermiere. In queste ore sono partiti altri 174 provvedimenti che riguardano 168 medici, tre farmacisti, due tecnici di radiologia e un infermiere”, prosegue il quotidiano.

All’ospedale Civico di Palermo non sono vaccinati 40 sanitari, fra cui tre medici. Sospesi sono solo due. “La più indietro è Catania, con appena sei medici sospesi. L’Asp etnea ha sospeso 22 dipendenti interni (nessun medico) e in 16 sono stati reintegrati”.

All’Asp di Messina, su 1.500 operatori diffidati, ne sono stati sospesi 102 con 42 revoche. “Una goccia nel mare rispetto agli 800 professionisti dell’elenco iniziale”.

I dati nazionali

Sono 1.579 i medici e gli odontoiatri attualmente sospesi per non essersi ancora vaccinati. A comunicarlo, la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri. Dall’inizio, le sospensioni sono state in totale 2053, delle quali 474 poi revocate per avvenuta vaccinazione. Sinora 75 Ordini su 106 hanno comunicato il dato alla Fnomceo, che conta 460mila iscritti agli Albi tra medici e odontoiatri.

“I medici sospesi perché non si sono vaccinati restano una minoranza, lo 0,3% degli iscritti ai nostri Albi – spiega il presidente, Filippo Anelli-. Il quadro si va via via completando, nonostante alcune difficoltà che hanno determinato una disomogenea applicazione della legge. Di conseguenza, alcuni professionisti, pur non vaccinati, non essendo ancora stati sospesi dalle Asl, continuano ad essere iscritti agli Albi e a esercitare”.

“Ricordiamo che vaccinarsi è anche un dovere deontologico, sia per arginare la diffusione del virus, sia per fugare, con l’esempio, gli ultimi dubbi degli esitanti – conclude Anelli -. Oltre l’82% della popolazione sopra i dodici anni ha completato il ciclo vaccinale: siamo veramente all’ultimo miglio, non fermiamoci adesso. I medici devono essere in testa a questa maratona, per trascinare tutti verso la vittoria”.

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