• Morto a Palermo un autista di ambulanze
  • Bernardino Caruso aveva contratto il Covid19 a gennaio
  • Il cordoglio della Fials Palermo
  • Il sindacato chiede maggiori controlli per gli operatori sanitari in prima linea contro il Covid19

“La Fials Palermo si stringe intorno alla famiglia di Bernardino Caruso, autista di ambulanze a Villa Sofia, che dopo aver lavorato per 31 anni nella sanità è morto a causa del covid contratto durante il servizio svolto. Una morte sul lavoro al pari di tante altre che deve ricordare a tutte le istituzioni che serve il massimo impegno per garantire protocolli di sicurezza sempre più efficienti”. Lo afferma la segreteria provinciale della Fials Confsal in una nota a firma del segretario Enzo Munafò, dopo aver appreso la triste notizia dai colleghi.

Bernardino Caruso aveva 58 anni, da tre mesi lottava contro il Covid19

L’uomo, 58 anni, aveva ricevuto una prima dose di vaccino lo scorso mese di gennaio ma nello stesso mese è risultato positivo. Le sue condizioni si sono aggravate e sono precipitate dopo una battaglia durata oltre tre mesi.

“L’ennesima vittima della pandemia”

“Piangiamo l’ennesima vittima di questa pandemia – dice Munafò – un uomo dedito al lavoro entrato in servizio nel lontano 1990 in occasione dei mondiali di calcio, che tanto ha dato a questo settore. Oggi corriamo il rischio che queste morti causate da contagi avvenuti durante l’orario di lavoro possano passare quasi come routine. Così non è, perché al pari di altre morti sul lavoro a volte risulta fondamentale rispettare e potenziare i protocolli di sicurezza esistenti”.

Potenziare la sicurezza sul lavoro per gli operatori sanitari

“Come Fials – conclude Munafò – continuiamo a chiedere a gran voce la convocazione del comitato di sicurezza che era stato pensato dallo stesso governo Nazionale al fine di avviare un confronto permanente tra sindacati e Rls, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, su tutte le azioni necessarie a migliorare la sicurezza sul lavoro di migliaia di operatori sanitari che continuano a combattere sul campo giorno dopo giorno”.

(foto di repertorio)

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