Il contagio da Covid19 farà slittare di un solo giorno il ritorno in classe in Sicilia. Si torna a scuola tutti il 10 gennaio. Uno slittamento solo formale visto che quasi tutti gli istituti avevano comunque stabilito questa come data di rientro

La decisione presa dalla Regione siciliana

La riapertura delle scuole in Sicilia, dopo la pausa delle festività di fine anno, è fissata al 10 gennaio 2022. Lo ha deciso, d’intesa con il presidente della Regione Nello Musumeci e con il Dipartimento Osservatorio Epidemiologico e Attività sanitarie, l’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale della Regione Siciliana.

Si tratta, al momento, di uno slittamento praticamente di un solo giorno rispetto all’originale decreto di luglio che prevedeva il rientro il 7gennaio. una scelta di buon senso anche perché si sarebbe trattato di un ritorno in classe di venerdì. Molti istituti, infatti, utilizzando i principio di autonomia scolastica, avevano già previsto questa data di rientro

Il provvedimento riguarda, in Sicilia, le scuole di ogni ordine e grado, i corsi di formazione professionale in obbligo scolastico e le Fondazioni Its.

L’esigenza di attendere un parere del Cts

“Abbiamo preso questa decisione – spiega l’assessore Roberto Lagalla – in seguito all’odierna riunione della Conferenza delle Regioni, durante la quale è emersa l’esigenza di acquisire uno specifico parere del Cts nazionale che, in relazione all’andamento della pandemia, sia in condizione di escludere una possibile ed eventuale ricaduta negativa sulla riapertura degli istituti scolastici”.

“Alla luce dell’attuale quadro epidemiologico – aggiunge Lagalla – durante la riunione è stata fatta presente anche l’esigenza di una revisione delle procedure di tracciamento dei contatti scolastici, con particolare riferimento alle modalità di esecuzione dei controlli sanitari e di gestione delle quarantene. La Regione Siciliana, nel condividere la posizione dei rappresentanti regionali e in attesa del parere richiesto al Cts, ha perciò ritenuto di uniformare il proprio calendario didattico a quello delle altre regioni italiane”.

La proposta delle Regioni al Governo, quarantene diverse per età

Nel corso della riunione delle regione al governo sono state avanzate proposte precise

  • Per la scuola materna stop alla frequenza e quarantena se c’è un solo alunno positivo al Covid19.
  • Per le scuole primarie e secondarie di primo grado per gli studenti di età inferiore ai 12 anni, la quarantena e l’interruzione della frequenza si hanno se ci sono almeno due contagiati (nel caso di un solo positivo i contatti restano in classe in autosorveglianza con raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola, senza
    testing).
  • Per le scuole secondarie di primo (per i soggetti di età uguale o superiore ai 12 anni) e secondo grado, lo stop alla frequenza e la quarantena scattano con un minimo di 3 casi.

Stop a educazione fisica, canto, uso strumenti musicali a fiato

Nel documento si invita inoltre a “evitare la ripresa delle attività di educazione fisica, canto e utilizzo di strumenti a
fiato; verificare la correttezza del consumo dei pasti in mensa; promuovere maggior utilizzo di FFP2; avere attenzione a garantire una corretta aerazione delle aule”.

 

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