Non ci sarà la chiusura anticipata dei locali la sera. La misura allo studio in vista della nuova ordinanza del Presidente della Regione contro il contagio da covid19 ha subito raccolto proteste e preoccupazioni e anche se il Presidente della Regione non ha mai smentito questa possibilità, fonti vicine al governo fanno sapere che lo scopo delle nuove misure sarebbe proprio quello di evitare di giungere a misure di questo tipo, troppo penalizzanti per una economia come quella siciliana troppo fragile e provata.

Ma la stretta sulle misure anti contagio ci sarà certamente e potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Il governatore Nello Musumeci sta studiando una nuova ordinanza che regolamenta le misure contro la diffusione del covid19 e lo ha confermato anche lui stesso pur senza dare dettagli. Il tempo per emanarla c’è perchè la precedente ordinanza attualmente in vigore scade il 7 ottobre dopo una proroga stabilita nei giorni scorsi. Ma il governatore sta pensando di emanare la nuova ordinanza prima della scadenza della vecchia, probabilmente nel corso della prossima settimana.

Allo studio ci sono misure già viste in Italia all’inizio dell’emergenza ma anche altre adottate più di recente ad esempio in Campania.

L’esigenza della nuova ordinanza e della stretta sarebbe legata all’andamento dei contagi. La Sicilia mostra, infatti, un indice rt che è il terzo in Italia e questo preoccupa anche se il calcolo è sempre falsato da una serie di fattori che l’isola denuncia da tempo, ignorata dal sistema nazionale.

Ciò non toglie che l’incremento del contagio c’è e deve essere arginato. Le misure allo studio sono preoccupanti per molte categorie di attività commerciali ma anche per i siciliani in genere. Altre, invece, solo fastidiose e per questo c’è il rischio di una scarsa adesione.

Prima misura, la più probabile, quasi certa ormai, dovrebbe essere l’obbligo perenne di mascherina anche all’aperto. Una misura più volte minacciata ma mai applicata in Sicilia che adesso potrebbe diventare realtà. Già tacciata di irragionevolezza dai commentatori soprattutto social e al centro di polemiche la misura sembra destinata ad arrivare accompagnata anche da sanzioni.

Cos’altro ci sarà, se si esclude la chiusura anticipata dei locali, non è dato saperlo al momento ma dovranno essere regole precise e uniformi per tutta la Regione per evitare il proliferare di ordinanze dei sindaci. A chiederlo sono stati i prefetti e già la Regione si è adeguata con la circolare sulla chiusura delle scuole che chiede ai sindaci di confrontarsi con le autorità sanitarie prima di emanare ordinanze. Una circolare che i sindaci hanno praticamente ignorato ritenendosi, a orma di legge, autorità sanitaria locale e disconoscendo il dettato del dpcm del 25 marzo. La nuova ordinanza potrebbe occuparsi anche di questo

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