Sono 1.522 i nuovi casi di Covid19 registrati nell’isola a fronte di 30.762 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 1.346. Il tasso di positività sale al 4,9% ieri era al 4,3%.

L’isola resta al settimo posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 5.590 casi, al secondo il Veneto con 5.577 casi, al terzo il Piemonte con 2.510 casi, al quarto l’Emilia Romagna con 2.507 casi, al quinto il Lazio con 2.121 casi, al sesto la Campania con 1.841 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 19.118 con un aumento di 925 casi. I guariti sono 586 mentre le vittime sono 11 e portano il totale dei decessi a 7.329.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 533 ricoverati, con 23 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 48, 4 casi in meno rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 330 casi, Catania 356, Messina 266, Siracusa 135, Ragusa 60, Trapani 155, Caltanissetta 104, Agrigento 69, Enna, 47.

L’ordinanza di Musumeci

Mentre in Sicilia il Presidente della regione Nello Musumeci firma un’ordinanza per contenere i contagi in altri cinque comuni siciliani, ci sono regioni italiane che passano in zona gialla. È il frutto dell’ondata covid invernale che, almeno sull’Isola, sembra ancora reggere tranne qualche caso relativo a qualche focolaio che nasce isolato.

I Comuni di Castrofilippo (in provincia di Agrigento), Marianopoli (Caltanissetta), Motta Sant’Anastasia (Catania), Terme Vigliatore e Scaletta Zanclea (Messina) da sabato 18 a lunedì 27 dicembre saranno in “zona arancione”. Lo prevede l’ordinanza appena firmata ieri sera dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe. “Il provvedimento è stato preso a causa dell’alto numero di positivi in rapporto ai vaccinati”, fa sapere il Governatore siciliano che ha firmato l’ordinanza contigibile e urgente.

Le altre zone arancioni siciliane

Le misure restrittive anti Covid sono attualmente in vigore (fino al 20 dicembre) anche a San Michele di Ganzaria e Militello in Val di Catania (nella provincia etnea) e Itala, nel Messinese.

L’Italia si colora di giallo

Sette Regioni passeranno in giallo a partire da lunedì 20 dicembre. Si tratta di Veneto, Liguria, Marche e provincia autonoma di Trento si uniranno a Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Calabria. Per la conferma occorrerà aspettare oggi il monitoraggio dell’Iss e le decisioni della cabina di regia, ma i dati dell’incidenza dei contagi e dell’occupazione ospedaliera (intensive e reparti ordinari) parlano chiaro e non lasciano spazio a dubbi. Un Natale in zona gialla che poco cambierà per i cittadino, dal momento che le regole sono le stessa fatto salvo l’obbligo di mascherina anche all’aperto, che molte grandi città stanno valutando a prescindere dal colore.

In Sicilia la situazione appare sotto controllo

Da due mesi non accenna a rallentare l’epidemia di Covid19, che sta progressivamente “portando verso una pericolosa congestione degli ospedali”. Lo dice il rapporto della Fondazione Gimbe che monitora l’andamento della pandemia in Italia. In Sicilia però le cose vanno meglio come spiega il monitoraggio Gimbe.  A livello nazionale, al 14 dicembre (in base ai dati Agenas), il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è dell’11,9% nei reparti di area medica e del 9,5% in area critica, con notevoli differenze regionali. La Sicilia è tra le regioni con i dati migliori.