Sono 284 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 13.803 tamponi processati, con una incidenza che rimane al 2,1%. La Regione è, anche oggi, al secondo posto in Italia per numero di contagi giornalieri .
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
Le vittime sono state 3 e fanno salire il totale a 5.893. Il numero degli attuali positivi è di 7.361 con un incremento di 39 casi. I guariti sono solo 242.
La situazione negli ospedali
Negli ospedali i ricoverati sono 400, 4 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 38, uno in meno rispetto al bollettino precedente.
La situazione nelle singole province
La distribuzione di casi registrati per province vede Catania con 118 casi seguita da Palermo con 73, poi Agrigento 29, Siracusa 26, Caltanissetta 15, Messina 13, Trapani 6, Enna 3 casi e infine Ragusa 1 solo caso.
Vaccino per chi viene in vacanza in Sicilia
“Abbiamo avanzato al Governo nazionale una proposta ragionevole: a chi arriva in Sicilia ed è un cittadino italiano, ovvero la stragrande maggioranza, dovrebbe essere somministrata la seconda dose, intesa come prestazione sanitaria. Così come un cittadino siciliano può andare in un Pronto Soccorso del Nord in caso di necessità”.
Così Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute, ospite di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella su BlogSicilia.it.
Per quanto riguarda, invece, la terza dose dei vaccini, “attendiamo le indicazioni che arriveranno dal Ministero della Salute e dall’AIFA. Noi siamo disponibili. C’è un sistema che può contattare tutte le persone vaccinate ma non è chiaro quale sarà il tempo necessario. Comunque, ci adegueremo a quanto sarà disposto e daremo una risposta», ricordando che «ieri si sono superate le tre milioni di vaccinazioni in Sicilia e la nostra Regione è al quarto posto in Italia tra i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale”.
In merito alla resistenza di taluni cittadini al vaccini, Razza ha ricordato che, in Sicilia, “neanche nel passato, c’è stata una grande disponibilità alla vaccinazione. È in corso una sfida anche culturale. Quando mi sono insediato, nel dicembre 2017, uno dei primi temi era il mancato raggiungimento dei target di vaccinazione, fissati dal Decreto Lorenzin. Oggi stiamo facendo lo sforzo di fare comprendere a tutti che il vaccino sia l’unico antidoto possibile per il ritorno alla normalità. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge entro la fine dell’estate”.
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