Sono 7.405 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 47.091 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 7.057. Il tasso di positività scende al 15,7% al ieri era al 16,1%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

L’isola è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 265.146 con un aumento di 2.371 casi. I guariti sono 5.001 mentre le vittime sono 78 e portano il totale dei decessi a 8.780.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1.542 ricoverati, con 16 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 128, con 5 casi in meno rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 1.647 casi, Catania 1.204, Messina 1.420, Siracusa 752, Trapani 447, Ragusa 676, Caltanissetta 555, Agrigento 579, Enna, 170.

Covid: Iss, mortalità 25 volte più alta in non vaccinati

La mortalità è 25 volte più alta nei non vaccinati rispetto a chi ha avuto la dose booster del vaccino anti Covid-19. Lo rileva l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel suo ‘Report esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale’. Nel rapporto emerge inoltre che, sempre nei non vaccinati rispetto a chi ha avuto la terza dose, il tasso dei ricoveri nei reparti ordinari è 10 volte più alto ed è di 27 volte maggiore quello dei ricoveri nelle terapie intensive.

Vaccini: Iss, con booster 95% protezione da malattia grave

La dose booster del vaccino anti Covid-19 protegge al 95% dalle forme gravi della malattia e al 67% dal contagio rispetto a quanto avviene nei non vaccinati: lo indica l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel suo ‘Report esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale’. L’efficacia del vaccino, intesa come “riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati” nel prevenire la malattia severa, è inoltre del 90% nei vaccinati con ciclo completo (2 dosi) da meno di 90 giorni, del 91% in chi ha avuto le 2 dosi da 91 e 120 giorni, e dell’ 85% in chi ha avute da oltre 120 giorni.

Omicron: provoca più ricoveri nei bambini

I ricoveri nei bambini per Covid-19 stanno tendendo a aumentare in molti Paesi, sulla spinta della variante Omicron, ma fortunatamente non si osservano forme gravi della malattia. Lo rileva la rivista Nature sul suo sito, osservando che le cause del perché questo accada non sono chiare e che le ipotesi al momento sono due: la prima legata alla più debole immunità acquisita dei bambini, la seconda alle caratteristiche della Omicron.

Negli Stati Uniti, per esempio, i ricoveri dei bambini per Covid-19 rappresentano il 15% del totale dei ricoveri per questa causa, ossia sono fino a quattro volte più numerosi rispetto alle precedenti ondate dell’epidemia. Una delle ipotesi è che la causa nel fatto che nei bambini sono minori le difese immunitarie acquisite con il vaccino anti Covid o con infezioni avvenute in passato. Molti Paesi, rileva Nature, non hanno ancora ancora autorizzato un vaccino anti Covid per i bambini di età inferiore ai 5 anni e alcuni nemmeno ai bambini di età inferiore ai 12 anni; in molti Paesi che hanno approvato la vaccinazione per la fascia d’età 5-11 anni, poi, solo una minoranza dei bambini è stata vaccinata. Un’altra ipotesi è l’alto numero di mutazioni tipico della Omicron possa provocare una malattia diversa e forse leggermente più grave nei bambini rispetto a quella che si manifesta negli adulti.