• Ancora una settimana di zona arancione per la Sicilia
  • Serve un dato consolidato di discesa del contagio
  • Restano 37 le zone rosse nell’isola

Prima domenica di maggio ancora con restrizioni ‘fai da te’ a Palermo ma con l’intera regione in zona arancione a parte le 37 zone rosse, tre delle quali scattate da oggi. E da lunedì 3 maggio torna la zona arancione così come nota in tutta la Regione con le regole che riguardano proprio l’arancione.

Venerdì scorso dal Ministero hanno deciso niente zona gialla per la Sicilia almeno fino al prossimo 9 maggio. I dati del report settimanale sull’andamento del contagio parlano chiaro: non ci sono i numeri per il passaggio di colore. Ma sulla base delle tabelle previsionali non è certo nemmeno che il giallo possa scattare nella settimana successiva e si potrebbe restare in arancione fino a metà mese

Sicilia resta zona arancione per tutta la settimana

La Sicilia, dunque, resterà in zona arancione almeno fino al 9 maggio visto che la successiva revisione dei colori è prevista per venerdì prossimo 7 maggio e le decisioni assunte il venerdì entrano in vigore, di regola, il lunedì successivo.

Le principali regole da ricordare

In zona arancione c’è più libertà di spostamento. Non serve l’autocertificazione per muoversi in città ma resta il divieto di uscire fuori dal proprio comune. C’è solo una deroga per i comuni al di sotto dei 5000 abitati per i cui cittadini è possibile spostarsi nei comuni limitrofi in un raggio massimo di 30 chilometri. Comunque non da o verso il capoluogo. Resta la possibilità di cambiare comune con autocertificazione per motivi di lavoro, salute o urgenza.

Resta anche il divieto di consumazione all’interno di bar e ristoranti che possono operare solo da asporto o con domicilio.

I dati di contagio

L’indice di trasmissione del virus Rt per la settimana considerata per la decisione (quella tra il 19 e il 25 aprile) è sceso sotto il livello 1 e si avvicina a quello nazionale (0,85) ma questo non basta visto che è chiaramente scritto nei provvedimenti che servono almeno due settimane consecutive sotto la soglia d’allerta (stabilita fra 1 e 1,25 di Rt) e un rischio complessivo basso o moderato per passare in una fascia di rischio inferiore. Il rischio è calcolato anche in base al numero di positivi per 100 mila abitanti e all’indice di riempimento dei reparti ospedalieri. Lo prevede in maniera esplicita il decreto dell’aprile del 2020 che fissa i criteri di classificazioni delle regioni. Anche in questo caso i due indici sono sotto soglia ma devono restarlo per un’altra settimana per valutare un cambio di colore

La Sicilia dovrà aspettare ancora tutta la prossima settimana per agganciare il treno delle ripartenze già possibili dal 26 aprile nelle regioni gialle ma non ancora in Sicilia. Ristoratori, bar e tante altre categorie protestano ma non c’è nulla da fare, il contagio è ancora troppo alto

Trend comunque in discesa

Il trend però, lascia aperta la porta alla speranza. Nelle ultime tre settimane si registra una lenta ma costante diminuzione dell’incidenza e dei nuovi positivi così come del riempimento dei posti letto ospedalieri.

Un andamento che rispecchia le previsioni pandemiche per la Sicilia con un ritardo medio di un mese sul resto del Paese

Palermo e la zona rossa fai da te

E intanto Palermo, uscita dalla zona rossa da due giorni, vive le restrizioni ‘fai da te’ imposte dal sindaco su spiagge, parco della Favorita e aree pedonali con tanto di divieto allo sport e alla vendita di alcolici. Per alcune di queste si tratta dell’ultimo giorni di applicazione, salvo ulteriori ordinanze, mentre resterà anche dopo il divieto di vendita di alcolici dopo le 18

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