Sono 3.259 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 61.271 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 6.436. Il tasso di positività scende al 5,3%, il giorno precedente era al 23%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è al quinto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 127.518 con un aumento di 2.726 casi. I guariti sono 46.538 mentre non si registrano vittime e il totale dei decessi resta 11.292.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1037, 30 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 44, uno in più rispetto al giorno prima.

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 1.036 casi, Catania 278, Messina 617, Siracusa 214, Trapani 267, Ragusa 243, Caltanissetta 178, Agrigento 377, Enna 49.

Subito la quarta dose

Roberto Speranza, ministro della Salute, intervenuto al 12° Congresso nazionale della UIL pensionati, ha annunciato che sarà aperta subito in Italia la somministrazione della quarta dose del vaccino anti Covid-19 anche a chi ha un’età dai 60 anni in su.

Il ministro ha spiegato che “l’ECDC e l’EMA proprio oggi hanno aperto alla somministrazione del secondo richiamo anche alle persone sopra i 60 anni” e che “già nella giornata di oggi noi adegueremo le nostre linee guida e le nostre circolari a questa determinazione”.

Speranza alle parti sociali

Speranza si è anche rivolto al sindacato con un appello: “Le forze di rappresentanza del lavoro e in particolare modo quelle dei pensionati sono sempre state molto sensibili alla tutela della salute delle persone. Vi chiediamo una mano a far capire che il vaccino è stato il vero elemento di cambiamento in questa fase così difficile”.

“Con lo stesso numero di casi che abbiamo oggi – ha aggiunto Speranza – in altri momenti, quanto eravamo senza vaccino, eravamo costretti a chiusure drammatiche. Oggi, come vedere, abbiamo tantissimi casi ma le ospedalizzazioni, in percentuale, sono del tutto differenti rispetto a quelle che abbiamo vissuto in passato. Questo perché i vaccini funzionano, sono efficaci, sono sicuri e hanno una grande capacità di prevenire le ospedalizzazioni gravi. Dateci una mano a fare capire quanto sia importante stare in questa sfida”.

Quarta dose, basta la parola

A proposito sempre di quarta dose, Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato alla Salute, ha spiegato: “La chiamerei richiamo per semplicità. Va fatta per arrivare più preparati all’ondata autunnale”.

Ai microfoni di Radio InBlu2000, Sileri ha detto che “il vaccino che abbiamo oggi, nonostante le diverse varianti del virus che si sono susseguite in questi due anni continua a proteggere efficacemente contro la forma grave della malattia. Per questo, per coloro per i quali è raccomandata, conviene non aspettare a fare la dose di richiamo. Dobbiamo concentrarci sui nostri anziani, sui fragili e su tutta la popolazione sopra i 60 anni d’età per far sì che a settembre-ottobre possano esser pronti in caso di nuova circolazione del virus”.