E’ polemica in Sicilia sui numeri ‘ballerini’ del contagio da Covid19. Polemica fra la Regione che ieri sera ha annunciato il ‘tracollo’ del numero dei contagiati passati da 850 a 153 ed i giornali che hanno scritto a più riprese di evidenti errori di calcolo che hanno portato fino ad ieri sera quando tutti gli errori sono stati corretti.

Il fatto oggettivo, l’unico sul quale concordano tutti, è che la Sicilia è ad un passo dall’essere territorio Covid free.

Ma la polemica è proprio sul perché. Per la Regione si tratta del risultato del delicato processo di allineamento dei dati relativi all’emergenza Covid19 dell’osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione delle Asp. Tale procedura, condotta in maniera analoga anche in altre Regioni del Paese, è stata avviata già nelle scorse settimane per avere un quadro preciso della situazione relativa ai soggetti attualmente positivi. Procedura conclusasi ieri sera.

Va ricordato, sostien sempre la Regione, che dall’inizio dell’emergenza, la Sicilia, attenendosi scrupolosamente alle linee guida ministeriali, oltre a trasmettere alla Protezione civile i dati provenienti dai laboratori, dagli ospedali e dai dipartimenti delle Asp, ha caricato i record su una piattaforma informatica predisposta dall’ISS.

La procedura, appena ultimata, si legge nella nota regionale, ha pertanto permesso l’allineamento dei due flussi tenendo conto delle progressive guarigioni cliniche di cittadini che sono stati singolarmente ricontrollati e dei tamponi. Il dato, inoltre, è stato raggruppato per domicilio (e non per residenza). Ad oggi i soggetti attualmente positivi sono in totale 153 tra pazienti ospedalizzati e in isolamento domiciliare. Gli uffici siciliani trasmetteranno domani all’Unità di crisi nazionale il dato allineato.

Va chiarito, infine, che i dati diffusi fin dall’inizio dell’emergenza hanno costantemente fotografato l’andamento epidemiologico del Coronavirus in Sicilia che oggi risulta essere quasi Covid Free.

Ma la differenza (5 a uno) non può essere solo frutto di un allineamento di dati e comunque se i dati vanno ‘allineati’ da una parte c’è un errore. Una sottolineatura diventata virale che ha fatto infuriare l’assessore Ruggero Razza che ha sottolineato a sua volta con un post la sua ‘indisposizione’ parlando di ‘nemici della contentezza’ e associando l’immagine di un gregge. Un post che sembrava scritto da qualcun altro se non altro per l’espressione ‘nemici della contentezza’ che a Palermo era ormai appannaggio del sindaco Orlando,  ma poi corretto (leggasi tagliato) durante la mattina.

Ma c’è di più. Il passaggio ‘si avviano in redazione’ poi rimosso fa pensare che il riferimento sia ai giornalisti. E non basta la scelta dello stesso assessore di rimuovere la seconda parte della frase. Facebook, infatti, permette di vedere le modifiche effettuate ai post e la loro cronologia tanto che più tardi Razza è costretto a chiarire che il suo riferimento non voleva essere ai giornalisti e di aver rimosso la seconda parte della frase proprio perchè si prestava ad un fraintendimento. Così arriva anche il commento di scuse sotto il post ed a seguire anche la rimozione del post incriminato ed un nuovo post che spiega ‘l’equivoco’. Ma a prescindere dall’incidente diplomatico fra stampa e istituzione resta il grande tema del numero dei contagi e dei ‘nemici della contentezza’.

E in difesa arriva il sempiterno capogruppo di Diventerà Bellissima Alessandro Aricò : “Il numero esiguo degli attuali contagiati in Sicilia certifica che le misure messe in campo dal governo Musumeci stanno contrastando molto efficacemente il Coronavirus in Sicilia. Grazie alle ordinanze del governatore, alla cabina di regia dell’assessorato alla Salute guidato da Ruggero Razza e alla professionalità e allo spirito di sacrificio degli operatori sanitari e parasanitari siciliani la nostra Regione si avvia ad essere Covid Free”.

Prosegue Aricò: “Tuttavia la battaglia contro la pandemia non è ancora vinta e questo lo sappiamo bene. Come già previsto, infatti, un apposito protocollo di sicurezza sanitario è stato introdotto per i turisti in arrivo in Sicilia anche tramite l’app “SiciliaSicura”. Ai siciliani, i quali durante il periodo peggiore dell’emergenza hanno dimostrato grande maturità e senso civico, rinnoviamo l’invito a rispettare le misure anti-Coronavirus anche in questa fase: guai, infatti, ad abbassare la guardia e sottovalutare la possibilità che vi siano ulteriori ondate del contagio”.

Ma le opposizioni tornano all’attacco “La notizia dei ‘conti sbagliati’ dei malati Covid, per la quale il governo Musumeci sembra quasi esultare, se da un lato ci conforta poiché il numero di soggetti positivi nell’isola è più basso di quello inizialmente comunicato, dall’altro è assolutamente preoccupante: ma come può il governo Musumeci avere sbagliato a contare i malati? Ci rendiamo conto delle conseguenze determinate da questo calcolo errato? In che mani è la Sicilia?” dicono il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo ed il parlamentare regionale Baldo Gucciardi.

“A causa del conteggio sbagliato si è determinato un allarme evidentemente sovradimensionato – aggiungono Lupo e Gucciardi – che ha portato alla paralisi delle attività commerciali con provvedimenti drastici di chiusura che in Sicilia sono andati anche al di là di quelli indicati dal governo nazionale. Ma cosa ancora più grave è che l’intero sistema sanitario regionale è stato ‘tarato’ sull’emergenza Covid più di quanto fosse necessario: questo ha spostato intere strutture e risorse sanitarie sulla cura al Coronavirus, rinviando o congelando gli interventi ‘ordinari’ per patologie anche gravi. Così oggi ci troviamo con malati ‘non-Covid’ che non sono stati curati nel modo adeguato, con esami rinviati, diagnosi tardive, ospedali ‘dedicati’ e non ancora ‘riconvertiti’ con enorme dispendio di fondi pubblici, liste d’attesa ingolfate, e ci vorranno mesi per un ritorno alla normalità”.

“Il presidente Musumeci, che fino ad oggi ha gestito in prima persona l’intera organizzazione dell’emergenza Coronavirus, ha commesso un errore gravissimo che i siciliani stano pagando e pagheranno a caro prezzo – continuano Lupo e Gucciardi – e adesso tenta di nascondere tutto limitandosi a comunicare il numero inferiore di malati, e fingendo di non vedere le conseguenze del suo madornale errore. Questa vicenda non può essere chiusa con un comunicato stampa: Musumeci venga immediatamente in Parlamento, si assuma le sue responsabilità e spieghi cosa è successo e soprattutto cosa si sta facendo per rimediare rapidamente a questo drammatico pasticcio a danno della salute e dell’economia dei siciliani”.

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