Sono 1.847  i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 17.611 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.957. Il tasso di positività scende al 10,4% ieri era al 12,3%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è al quarto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 80.466 con una diminuzione di 1.552 casi. I guariti sono 3.955 mentre le vittime sono 6 portano il totale dei decessi a 10.884.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 604, 29 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 27, sei in meno rispetto al giorno prima.

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 405 casi, Catania 706, Messina 265, Siracusa 259, Trapani 225, Ragusa 145, Caltanissetta 126, Agrigento 173, Enna 106.

Covid: Fiaso,-48% malati in intensive, nessuno in 12 ospedali

Continua la discesa dei ricoveri Covid. Il numero di pazienti nei reparti ordinari e terapie intensive si è ridotto in una settimana del 16%. Emerge dal report degli ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 24 maggio. Nella rilevazione del 17 maggio il calo era 14,9%. Il calo più accentuato è nelle rianimazioni dove il totale ricoverati si è dimezzato: nella rilevazione del 24 maggio la percentuale dei ricoveri è diminuita del 48%. “In 12 dei 19 ospedali sentinella – spiega Fiaso – ad oggi non ci sono più pazienti in terapia intensiva”.

Continua la discesa dei ricoveri, in una settimana -16%

“Il segnale più significativo ci arriva dalle rianimazioni dove i pazienti, sia quelli ricoverati per Covid sia quelli con Covid, si sono dimezzati tanto che molti ospedali hanno chiuso e riconvertito alle attività ordinarie le aree Covid – dice il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore – In 12 dei 19 ospedali sentinella a oggi non ci sono più pazienti in terapia intensiva. Occorre, tuttavia, ricordare come nelle rianimazioni persista una quota di no vax, pari a circa il 20%, e che tra i ricoverati vaccinati in gravi condizioni ci siano tutti soggetti fragili che hanno ricevuto la vaccinazione da oltre quattro mesi e non hanno avuto la quarta dose prevista per i pazienti estremamente vulnerabili. Bisogna procedere con il booster per i pazienti con gravi comorbidità per metterli al sicuro dal virus”.

Covid: Fiaso, calo dei pazienti pediatrici – 21,6%

“Complessivamente sono 29 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati Per o Con Covid nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti alla rete dei sentinella. Nessun bambino è ricoverato in terapia intensiva. Il calo dei pazienti pediatrici registrato in una settimana è stato del 21,6%. I bambini fino a 4 anni sono ancora la maggioranza dei ricoverati ovvero il 55% dei pazienti (il 16% ha tra 0 e 6 mesi); tra 5 e 11 anni il 28% dei ricoverati mentre il 17% ha tra 12 e 18 anni”. E’ quanto emerge dal report degli ospedali sentinella della Fiaso del 24 maggio.

Covid: Agenas, occupazione reparti al 10%, cala in 6 regioni

A livello giornaliero, in Italia, è stabile al 10% l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ (un anno fa era al 15%) e in 6 regioni vede un calo: Abruzzo (al 17%), Basilicata (16%), Liguria (10%), Molise (7%), Pa Trento (7%) e Puglia (12%). E’ ferma anche al 3% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19 in Italia (un anno fa era al 15%) e nessuna regione supera il 10%. Lo indicano i dati pubblicati oggi dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e relativi al 24 maggio 2022. La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica o ‘non critica’ occupata da parte di pazienti con Covid-19 cresce solo in Calabria (19%) e Umbria (21%) e quest’ultima è l’unica regione a superare il 20%.

E’ stabile, invece, in 13 regioni: Campania, (11%), Emilia Romagna (11%), Friuli Venezia Giulia (9%), Lazio (11%), Lombardia (7%), Marche (11%), Pa Bolzano (7%), Piemonte (6%), Sardegna (12%), Sicilia (17%), Toscana (7%),Valle d’Aosta (12%), Veneto (6%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive, a livello giornaliero cala in Lazio (4%) e Puglia (3%), cresce nelle Marche (2%), Pa Trento (3%) e Sardegna (5%). La percentuale è stabile in 15 regioni e province autonome: Abruzzo (al 4%), Basilicata (1%), Calabria (4%), Campania (5%), Emilia Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (1%), Liguria (3%), Lombardia (2%), Molise (8%), Piemonte (3%), Sicilia (4%), Toscana (3%), Umbria (1%), Valle d’Aosta (3%) e Veneto (2%). In Pa Bolzano (0%) variazione non disponibile.

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