- Il contagio in Sicilia frena e mostra un indice Rt tendenziale di 0,60
- Oggi la richiesta al governo di passare in zona gialla
- Resterà il coprifuoco dalle 22 alle 5
- Il governo pronto a prorogare anche lo stop ai viaggi fra le Regioni fino al 5 marzo
- Per palestre e piscine bisognerà comunque aspettare la zona bianca
Con un indice Rt tendenziale di 0,60 che dovrà essere confermato dal report di oggi pomeriggio da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, la Sicilia da oggi è più di una semplice candidata alla zona gialla. Di fatto si trova in questa zona di protezione ‘bassa’ già da qualche tempo. Il dato tende al consolidamento tanto che l’indice nel minimo del range potrebbe addirittura sfiorare i livelli da zona bianca (la zona bianca è prevista per un indice Rt stimato da 0,50 in giù) anche se la prudenza del governo siciliano mai lo porterà a chiedere una zona bianca in questa fase e probabilmente neanche la prossima settimana, al limite fra altre due se i dati continueranno a scendere.
La richiesta della zona gialla
Dopo un confronto politico non di poco conto anche Musumeci si è convinto ed oggi avanzerà formale richiesta a Roma per il passaggio della Sicilia proprio in zona gialla. Da ieri, inoltre, anche la Puglia è passata in giallo con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza del provvedimento. La Regione ha chiesto e ottenuto di non terminare le settimane di ‘purgatorio’ arancione dopo aver comunicato l’incremento dei posti letto disponibili in terapia intensiva.
La Puglia già promossa senza aspettare il venerdì
La scelta operata per la Puglia spazza via il ragionamento sulla prudenza del Ministro Speranza nell’emanare ordinanze nel periodo di ordinaria amministrazione di questo governo. Se lo ha fatto con la Puglia forzando anche le regole certamente adotterà le misure che riterrà opportune nel giorno della settimana tradizionalmente dedicato alla revisione delle colorazioni delle regioni.
Proroga per il divieto di viaggiare fra Regioni
Ci sono altre misure, inoltre, che il governo dovrà assumere necessariamente visto che lunedì scadono anche le misure sullo stop agli spostamenti fra Regioni. In zona gialla, in teoria, si potrebbe continuare a viaggiare ma le Regioni dicono no: vogliono mantenere chiusi i confini per controllare l’epidemia ‘in casa’ ed evitare passaggi da un territorio all’altro.
Il rischio varianti del virus
A far temere molti sono le varianti. In Sicilia c’è solo qualche caso di quella inglese mentre sono state smentite le notizie fake dell’arrivo di altre varianti ma l’Umbria e l’Abruzzo sono alle prese con le varianti più pericolose.
L’ipotesi è, dunque, di prolungare la chiusura delle Regione fino al 22 febbraio o, in alternativa, fino 5 marzo legando il provvedimento ai tempi di un eventuale nuovo Dpcm (ammesso che Draghi voglia usare questo strumento al limite dell’illegittimità costituzionale).
Rinvio per le riaperture di piscine e palestre
Infine la riapertura delle piste da sci nelle regioni gialle fa urlare altre attività. Entrano, così, nella discussione palestre e piscine. Il Comitato tecnico scientifico ha dettato nuovi parametri per l’eventuale riapertura con contingentamento della presenza ma l’indicazione sarebbe solo per la zona bianca
I ristoratori e il San Valentino
Fra le richieste che potrebbero essere avanzate ci sarà quello di anticipare il passaggio in gialla a domenica invece di attendere lunedì e di varare, in occasione della riapertura, una deroga per salvare il San Valentino dei ristoratori con apertura e servizio al tavolo anche serale. Ma questa eventualità non sembra molto gettonata. Anche se la richiesta arrivasse non è detto che a Roma si convincano
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