“Non dite che la situazione è fuori controllo perchè non è vero.La situazione è sotto controllo”. Lo ha detto l’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza in una diretta facebook sulla pagina ufficiale della Regione siciliana. Una diretta alle 21 di sabato sera della quale ha sentito l’esigenza perché oggi il numero dei contagi è alto “La Sicilia è la settima regione italiana per contagi nella giornata di oggi” ha detto l’assessore.

Ma Razza vuole rassicurare circa la tenuta del sistema sanitario “Ho letto di una interrogazione parlamentare tesa ad appurare se i posti letto presenti sul territorio regionale siano sufficienti. Voglio rassicurare tutti. Noi abbiamo una piattaforma che permette di monitorare l’occupazione dei posti e dirci qual è la situazione di tutti i posti letto, sia quelli disponibili che quelli occupati in degenza ordinaria”.

“Non è mai risposta a verità la difficoltà del sistema sanitario a ricoverare chi è malato – rassicura Razza – abbiamo fatto una scelta che ho spiegato tante volte e che dico ancora una volta perché qualcuno non riesce a comprendere”.

Razza ricorda come durante il lockdown fossero stati bloccati tutti i ricoveri facendo soltanto quel che era urgente o indifferibile “Noi non possiamo più avere un lockdown sanitario. Non si può dire ad un cittadino che si deve operare o che ha bisogno di cure sanitarie che il sistema non le eroga più. Abbiamo adottato un meccanismo per il quale il numero dei posti letto covid19 si adatta alle esigenze. Se la richiesta è bassa non c’è bisogno di bloccare interi ospedali, se la curva del contagio cresce, cresce anche il numero dei posti letto disponibili per ricoverare le persone”

“E’ un meccanismo territorializzato. E’ capitato a Palermo dove non era previsto il coinvolgimento del Civico e del Policlinico e adesso, invece, sono stati coinvolti e sono attivi. E succederà con il sistema delle terapie intensive. Ma tutto questo deve seguire una curva di evoluzione del contagio”.

“Nel mese di aprile abbiamo avuto un picco di 640 ricoverati, 80 dei quali in terapia intensiva. Oggi abbiamo una ospedalizzazione che è la metà e la terapia intensiva che è un quarto perchè intercettiamo i malattia attraverso le Usca, le unità sanitarie di continuità assistenziale, e abbiamo nuovi strumenti diagnostici come i tamponi rapidi . La Sicilia è stata la prima a dotarsene e ne abbiamo già un milione nella nostra disponibilità”.

In pratica anche se i positivi sono di più l’ospedalizzazione è molto più bassa. Poi l’assessore annuncia i prossimi passi “Avvieremo una campagna che permetterà ai cittadini di sottoporsi al test se vogliono e questo permetterà di conoscere e bloccare il virus”.

L’assessore conclude con un appello “Usate la mascherina anche all’aperto, lavatevi frequentemente le mani e usate tutte le precauzioni prescritte perchè non possiamo permetterci di bloccare l’economia, di bloccare gli ospedali. E per favore non date retta a  chi dice che la situazione è fuori controllo perchè non è così ma soprattutto impegniamoci in prima persona”