“Cresce il numero di malati di coronavirus, ma i posti letto in terapia intensiva negli ospedali di Palermo rischiano di non essere sufficienti nonostante i milioni di euro stanziati”.

L’allarme è stato lanciato dai deputati del Movimento 5 Stelle, attraverso una interrogazione parlamentare di Roberta Alaimo, firmata dai colleghi Valentina D’Orso, Andrea Giarrizzo, Dedalo Pignatone e Vittoria Casa.

“Negli ultimi giorni – dichiara la deputata Alaimo – a Palermo si è registrato un significativo aumento dei contagi da Covid-19, mentre i nuovi posti letto nelle terapie intensive dei vari ospedali della Regione Siciliana – come si apprende – sarebbe inferiore rispetto al numero annunciato dall’Assessore regionale alla Sanità. Per questo abbiamo interrogato il Ministro alla Salute Speranza sulle vicende palermitane”.

All’ISMETT, per esempio, erano stati annunciati 40 posti letto, ma quelli effettivi sono solo 10; all’IMI sono stati spesi un milione e mezzo di euro per il restauro e le attrezzature, ma non sarà riaperto come covid hospital.
Nonostante i tanti annunci, attualmente a Palermo mancano posti COVID.
Nella nostra interrogazione parlamentare – spiega Alaimo – abbiamo chiesto al Ministro quali azioni intenda intraprendere, di concerto con la Regione Siciliana, alla luce degli elementi che stanno emergendo sulla gestione dei posti letto per i malati Covid nell’Isola, e se non ritenga opportuno verificare, per quanto di competenza, anche inviando degli ispettori in un momento in cui il numero dei contagi è in continuo aumento” ha concluso la parlamentare.

Preoccupa infatti la situazione dei contagi nel Palermitano, dove i malati di Covid19 sono in aumento. Oggi si è appreso di un nuovo focolaio, a Marineo, nella casa di riposo Villa Luisa.
Nove dei dieci anziani assistiti sono risultati positivi al Covid19. Contagiato anche un dipendente della struttura.
“Purtroppo sì è verificato ciò che temevamo – dice il sindaco di Marineo Franco Ribaudo –. Il virus una volta entrato nella Villa Luisa ha contagiato quasi tutti. Adesso dobbiamo sperare che la situazione non precipiti. Attualmente non ci sono sintomi allarmanti. Ma trattandosi di anziani già affetti da patologie proprie, il rischio è alto”. La situazione è circoscritta grazie all’intervento del sindaco che quando ha avuto notizia di un caso sospetto ha blindato la casa di riposo.

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