“Posti in terapia intensiva che si moltiplicano non appena si rischia il cambio di colore. Un film già visto a novembre 2020 quando la Sicilia rischiava la zona rossa e che si ripete adesso alle soglie del giallo. L’ordinanza di Musumeci è confusa e contraddittoria”. Lo scrive in una nota il deputato siciliano di Leu Erasmo Palazzotto.

LeU: “Razza si faccia da parte”

“E l’assessore Razza, invece di fare l’offeso con chi gli chiede conto dei numeri – aggiunge Erasmo Palazzotto – farebbe bene a riflettere sui suoi errori visto che la Sicilia è ultima tra le regioni italiane nel rapporto dosi somministrate per abitanti. Farsi da parte sarebbe quantomeno doveroso”.

Erasmo Palazzotto

Erasmo Palazzotto

Il trucco

Ieri la notizia riportata in prima pagina dal quotidiano Il Manifesto, secondo cui ci sarebbe un aumento fittizio dei posti letto in Sicilia per non finire in “zona gialla”. Oggi ci sarebbero 830 posti letto in intensiva, ma mancano i medici. “Un numero sospetto per una regione già accusata di truccare i dati sui contagi” – scriveva il quotidiano.

“Appare grave ed inquietante e per questa ragione chiediamo al presidente Musumeci e all’assessore Razza di chiarire. Una mossa furbesca, qualora venisse confermata, che aumenterebbe i disastri che Musumeci e Razza hanno già fatto nella gestione della pandemia, con gravi danni per i cittadini e le cittadine della Sicilia”, tuonava Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune al Comune di Palermo.

Poco dopo la replica di Razza: “Ho letto con sorpresa le polemiche di queste ore. Con una epidemia che cresce nei contagi, ritornare alle disponibilità ospedaliere del mese di marzo significa solo rispondere al criterio della precauzione. Abbiamo un sistema di monitoraggio, previsto dal decreto legge varato dal governo, che individua parametri per l’adozione di misure di contenimento”.

Sicilia in soglia critica: tocca tetto 10% intensive e 17% reparti

Sicilia in ‘area critica’ per il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti.

In base ai monitoraggi Agenas, infatti, ha toccato il 10% (+1%) soglia massima prevista dai nuovi parametri. Aumento dell’1% anche per le aree mediche non critiche dove l’isola raggiunge il 17% (ben oltre il limite del 15%).

Meglio la Sardegna che ‘decongestiona’ i posti letto in terapia intensiva con un -2% a 9% ma cresce dell’1% nei reparti toccando il 10%. In crescita le intensive di altre 8 regioni con il balzo della Calabria che tocca il 7% (+3%) e si attesta al 14% per le aree mediche. Al 7% (+1%) la Toscana per le rianimazioni.

 

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