“Ho letto con sorpresa le polemiche di queste ore. Con una epidemia che cresce nei contagi, ritornare alle disponibilità ospedaliere del mese di marzo significa solo rispondere al criterio della precauzione. Abbiamo un sistema di monitoraggio, previsto dal decreto legge varato dal governo, che individua parametri per l’adozione di misure di contenimento”. Lo afferma l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, sulla situazione epidemiologica in Sicilia.

L’intervento dell’assessore su una querelle politica

Razza risponde in qualche modo alle polemiche innescate in queste ore che hanno visto contrapposti anche i consiglieri comunali di Palermo con un botta e risposta tra Claudio Volante, capogruppo di Diventerà Bellissima, e Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune, sui posti letto in Sicilia. Quest’ultima aveva posto dubbi rispetto ad una notizia che era stata resa nota da “Il Manifesto” in cui si evidenziava come in Sicilia i numeri da “zona gialla” già ci sarebbero adesso se non fosse che, nelle ultime settimane, la Regione avrebbe incrementato il numero di posti letto disponibili e, di conseguenza, abbassato il tasso di occupazione delle terapie intensive. All’inizio di luglio in Sicilia c’erano 652 posti letto in terapia intensiva, sulla base dei dati Agenas. Con quei numeri, i 71 ricoverati di oggi avrebbero già portato la regione in “giallo”.

“Chi è in Sicilia non è meravigliato dalla crescita dei contagi”

“Chi è stato in giro in Sicilia in queste settimane – aggiunge l’assessore alla Sanità – non penso sia meravigliato dalla crescita dei contagi. E se in tanti, troppi, non hanno aderito alla campagna di vaccinazione i risultati sono riversati nella occupazione dei posti letto da parte dei soggetti non vaccinati. A loro occorre fare appello, perché non bisogna mai temere una restrizione, né allontanarla. Le decisioni sono lo specchio della condizione obiettiva che si vive in un territorio e fare finta di nulla sarebbe inutile. Bisogna invece convincere – conclude Razza – chi non è ancora convinto, perché vaccinarsi e rispettare le regole di comportamento è la scelta più saggia che si possa compiere”.

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