La paura del Covid19 irrompe nei luoghi di vacanza e mostra i primi limiti del sistema. Sono i giovani i primi contagiati e i primi a contagiare. Anche per questo la malattia si dimostra meno grave e chiede, percentualmente, meno ricoveri. Ma il virus e le sue varianti camminano fra la popolazione delle vacanze.

Salgono a 14 (anche se il dato ufficiale è ancora fermo a 11) i positivi a Stromboli. Sull’isola, dove si teme un focolaio, adesso non fa più paura il cratere dell’omonimo Vulcano ma il Coronavirus.

Dopo i primi 7 turisti risultati positivi

I positivi sono saliti a 14 per effetto dei controlli effettuati attraverso il tracciamento dei contatti dei turisti attualmente in isolamento ma sia all’Usca che alla guardia medica isolani e vacanzieri chiedono di essere sottoposti al tampone, segno che il termometro della paura è risalito.

Chiuso un ristorante

Un ristorante è stato chiuso per precauzione. Quattro camerieri sono risultati positivi. “Tutto è iniziato sabato scorso – racconta un isolano poi risultato positivo e ora in quarantena – una turista è sbarcata sull’isola e dopo qualche giorno è stato accertato che era risultata affetta dal covid19. In quell’arco di tempo si sono verificati tutti i suoi contatti e fino ad ora sono stati accertati 14 casi e siamo tutti in quarantena. Ma nell’isola cresce la paura tra isolani e turisti e quasi tutti si stanno sottoponendo alle verifiche che sono state prontamente organizzate dall’Usca e alla guardia medica. E dalla fila di gente che c’è si comprende che c’è molta apprensione anche per quelle che potrebbero essere le conseguenze per la stagione turistica che era iniziati a gonfie vele”.

Altro rischio focolaio a Salina

A Salina invece c’è un giovane positivo e una decina di persone sono in quarantena. Su questa nuova situazione interviene anche l’ex presidente dei commercianti Luca Chiofalo: “Mi raccontano di feste partecipatissime e sfrenate in giro per l’isola – dice – comprensibile la voglia di divertirsi, solo spero siano rispettate almeno le precauzioni minime per evitare contagi di massa. Il rischio concreto è la chiusura delle attività e, se tornano a riempirsi gli ospedali, anche di interi territori. Diversi comuni turistici d’Italia cominciano a cautelarsi. Noi confidiamo nella responsabilità collettiva: voglio sperare non venga consentito che comportamenti dissennati penalizzino tutti”.

Ma il sindaco smentisce e precisa che salina “si registrano solo 3 positivi, nessun soggetto in quarantena e nessun focolaio”. Il primo cittadino attacca le dichiarazioni di Chiofalo “Tale signore ricopriva l’incarico di presidente dei commercianti su Lipari e non a Salina e riteniamo che le sue dichiarazioni si riferiscano appunto all’isola di Lipari e non Salina”.

Le Eolie non sono un caso isolato

Rimini contende ora a Bologna il primato dei nuovi casi di contagio nell’intera Emilia Romagna ( 90 rispetto ai 104 del capoluogo, ma sabato era al primo posto con 81 contagiati). Ed è l’unica provincia della regione a registrare un nuovo ingresso in terapia intensiva. Fanno pensare anche i dati sulla pandemia in Puglia, con la provincia di Lecce, che comprende le principali località del Salento, in testa ai contagi: 72 i nuovi , mentre Bari che è seconda ne ha 43.

Tornano obblighi e divieti imposti alla movida

Per prevenire e limitare i danni i sindaci dei centri della movida rispolverano obblighi e divieti che sembravano ormai archiviati: mascherine anche all’aperto, sul litorale pontino, e limitazioni sulla vendita e il consumo di alcool. Alcuni sindaci si sono mossi per tempo. A Otranto, presa anche quest’anno d’assalto dai turisti nonostante la pandemia, dall’inizio della stagione è tornato l’obbligo di mascherina all’aperto per chi passeggia negli stretti vicoli del centro storico, adottato anche l’anno scorso. La stessa misura è stata appena reintrodotta , dopo la stagione scorsa, nell’isola di Ponza e a San Felice Circeo, mete di riferimento per la movida soprattutto dei giovani del Lazio e della Campania. Dove da ieri sono entrate in vigore anche altre restrizioni anti-Covid, con limitazioni per la vendita e il consumo di alcolici.

Articoli correlati