Salta l’accordo del 21 ottobre scorso per i 217 lavoratori di Covisian in forza sulla commessa Ita Airways e per i 300 che in regime di cassa integrazione a zero ore in Almaviva, attendevano la ricollocazione graduale (previsti 4 step) entro il 31 dicembre 2022. Dopo stanotte, l’accordo non è più valido.
Chiesto un incontro urgente alle istituzioni
Un duro colpo per i dipendenti dopo l’accordo triangolare Almaviva-Ita-Covisian . “Stanotte le Rsu hanno ricevuto l’annuncio da parte di Covisian sul mancato raggiungimento dell’intesa con Ita relativo alla sottoscrizione del contratto per la fornitura del servizio di Contact center”, così in una nota congiunta Cisl a firma di Leonardo La Piana, segretario generale Palermo Trapani e Francesco Assisi segretario regionale Fistel Cisl Sicilia. “Abbiamo pertanto allertato le istituzioni locali e nazionali per un incontro urgente”.
A rischio 500 posti di lavoro: “Macelleria sociale”
“Chiediamo alla politica tutta intera di attivarsi, affinché Palermo non paghi questo prezzo altissimo della perdita di ben 500 posti di lavoro” continuano La Piana e Assisi.
“Non è accettabile che, dopo neanche sei mesi sia già crollato, un accordo ratificato in sede ministeriale – aggiunge Claudio Marchesini, segretario regionale Ugl Tlc Sicilia -. Vogliamo con forza ribadire che le gare al massimo ribasso portano inevitabilmente alla macelleria sociale- continua Marchesini -,il costo del lavoro deve permettere che sia garantita ai singoli lavoratori la dignità e la continuità occupazionale. Occorre subito intervenire con le istituzioni affinché aziende e politica si assumano le responsabilità di questo disastro sociale”.
Cgil Palermo “La città non può permettersi tutto questo”
A distanza di sei mesi torna lo spettro del licenziamenti per i circa 520 lavoratori ex Alitalia. Ieri sera l’azienda Covisian ha informato le organizzazioni sindacali e il ministero del Lavoro che, non avendo raggiunto un’intesa commerciale soddisfacente con il committente Ita, dal 30 aprile il contratto verrà meno.
Dopo non si sa cosa accadrà né per i 200 transitati ad ottobre da Almaviva a Covisian. Né per gli altri 300 che nell’arco del 2023 sarebbero dovuti a turno transitare a Covisian, secondo l’accordo raggiunto al ministero, con un passaggio graduale.
“Palermo non può permettersi tutto questo. Oggi più che mai occorre fare fronte comune per dare garanzie occupazionali agli oltre 500 lavoratori che rischiano seriamente di restare fuori sia da Covisian che da Almaviva – dichiarano per Slc Cgil Palermo il segretario generale Marcello Cardella e il segretario Emiliano Cammarata – questa ennesima emergenza si colloca in una fase molto delicata per il settore a Palermo, già da tempo in forte fibrillazione per una serie di cambi appalti che stanno determinando un nuovo e imprevedibile riassetto territoriale”.
“In attesa della convocazione del tavolo, che ci auspichiamo possa avvenire immediatamente – dice l’Slc Cgil Palermo – valuteremo con le lavoratrici ed i lavoratori le azioni di lotta da mettere in campo”.
Le parole di Orlando e di Marano
“È necessario che si faccia chiarezza attorno al ritiro di Covisian. È in gioco la prospettiva delle lavoratrici e dei lavoratori e lo svolgimento di un servizio importante per la compagnia Ita. Ciò rende assolutamente necessario un intervento urgente del Governo finalizzato alla soluzione di un problema che investe due importanti operatori del settore e richiama il ruolo svolto dal governo in sede di definizione delle procedure legate alla commessa ex Alitalia, a partire dall’applicazione della clausola sociale”. Lo hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora al lavoro, Giovanna Marano.
E continuano: Richiediamo al Ministro Andrea Orlando la convocazione di un tavolo per riaffermare gli obiettivi concordati nell’accordo dello scorso ottobre. Al centro della vicenda resta la garanzia dei livelli occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori della commessa Ita che vanno salvaguardati oltre qualunque mancato accordo commerciale”.
La solidarietà di Sinistra Civica Ecologica
La tutela dei lavoratori a fronte dell’attuale disimpegno da parte del governo nazionale e regionale è una priorità per tutta la città e va sostenuta con forza. Siamo tutti con Almaviva”.
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