“Dopo il catastrofico quinquennio del governo Crocetta, che ha paralizzato la struttura burocratica regionale, e’ indispensabile che il nuovo governo preveda con la massima urgenza, un piano di attuazione e un organismo di controllo, che identifichi quanti disabili gravi e gravissimi ci sono in Sicilia affinchè si possano programmare ed attuare i servizi essenziali in base ai bisogni delle persone con disabilità”.

Lo dice Margherita Bravo, mamma di un disabile grave e protagonista di tante battaglie per i disabili, oggi  responsabile delle Politiche sulla disabilità’ di Cantiere popolare che adesso vuole spingere il governo ad una attenzione ai disabili diversa rispetto al passato “Le tre leggi basilari gia’ esistenti a livello nazionale sono la (104/92 e 328/2000) e le norme della Regione Siciliana (L.R. n 68, L.R. n 16/86, DPRS 2 gennaio 2006 piano triennale per le politiche per la disabilità) che costituiscono i pilastri su cui fondare qualsiasi ragionamento della politica e delle politiche per la disabilità. Il Governo Regionale deve con urgenza attuare il Progetto individuale di vita ai sensi dell’art.14 della legge 328/2000 e del piano triennale delle politiche sulla disabilità che deve essere il requisito essenziale e la chiave di accesso per accedere a tutti i servizi, così come dettato dalla legge 112/2016 ( legge del dopo di noi)”.

“Tutti i distretti socio sanitari delle ASP, devono incrementare e potenziare le UVM (unita’ di valutazione multidimensionale) affinchè si possa parlare realmente di presa in carico, insieme alle UOC (Unità Operativa Complessa handicap) delle cure primarie per favorire i percorsi assistenziali tra ospedali, territorio e integrazione socio-sanitaria. E’ altresì necessario istituire un dipartimento socio sanitario come previsto dal piano triennale sulla disabilità”.

“Occorre creare con urgenza un sistema informativo della disabilità – aggiunge – coordinato dai due assessorati, Salute e Famiglia, in collaborazione con i distretti Socio-sanitari, che consenta una veloce rilevazione dei soggetti con disabilita’ e quindi programmare i relativi servizi essenziali. La libertà di scelta da parte della persona con disabilità e delle loro famiglie, deve essere salvaguardata, secondo quanto previsto dalla legge 162/98, affinche’ la stessa persona possa avvalersi di operatori adeguati per il superamento dei propri bisogni, con la gestione indiretta secondo quanto previsto dalla legge prima citata”.

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