“Così come avevamo richiesto nelle scorse settimane – afferma il deputato di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo – la IV Commissione Ars oggi ha affrontato il tema legato alle prospettive occupazionali dei lavoratori dell’AST“.

L’azienda Siciliana Trasporti in difficoltà

“Avevamo sollecitato il Governo regionale ad affrontare la questione relativa alla crisi dell’azienda Siciliana Trasporti S.p.A. che ha annunciato di non essere più nelle condizioni di continuare ad erogare i servizi di trasporto urbano in città come Siracusa, Ragusa, Acireale, Barcellona P.G., Milazzo, Scicli, Paternò, Gela, Caltagirone, Modica, Augusta, Lentini, Carlentini e Chiaramonte Gulfi”.

“Disagi per i cittadini e preoccupazione per i lavoratori, problema di natura politica”

Prosegue Lombardo: “Una situazione di assoluta incertezza che crea disagi non soltanto ai cittadini, ma anche ai lavoratori che ad oggi non sanno cosa sarà del loro futuro occupazionale.
Abbiamo chiesto da parte del Governo regionale garanzie perché appare chiaro a questo punto che il problema è di natura politica”.

Le richieste: “Il governo decida cosa vuole fare con l’Ast”

Il deputato spiega ancora: “Abbiamo chiesto di sapere quali siano i motivi per cui l’Assessore Regionale dell’Economia non ha provveduto alla verifica ed all’accertamento delle reali ragioni di una crisi che oggi viene rappresentata nonostante il debito negli ultimi 10 anni si sia quasi dimezzato.
Abbiamo inoltre chiesto quali siano gli indirizzi del Governo in merito al futuro assetto dell’Azienda Siciliana Trasporti nel futuro scenario del Trasporto Pubblico Locale Regionale che dovrà assegnare i servizi con gare pubbliche europee alle quali AST con ogni evidenza non potrà partecipare se il governo non deciderà già oggi cosa vuole fare con l’AST.
Se qualcuno oggi, afferma Lombardo, vuole dismettere AST solo perché bisogna mettere a gara il servizio lo dica chiaramente”.

“L’azienda va preservata, non dismetterla a vantaggio dei privati”

“Sicilia vera e Sud chiama Nord – conclude Lombardo – ritengono che l’azienda vada preservata trovando tutte le soluzioni necessarie legislative per evitare di dismetterla a vantaggio dei privati, nel rispetto sempre delle normative europee sulla concorrenza pubblica.”

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