Nessuno si senta escluso dall’attenzione e dall’apprezzamento da parte delle imprese siciliane creditrici del gruppo Cmc di Ravenna, che finora hanno seguito unicamente percorsi istituzionali e non hanno dato retta ad alcuna sirena politica.
Nella nota di ieri il Comitato ha reso conto del fatto che, dopo un mese di lotta con al fianco i sindaci, il vescovo di Caltanissetta, i sindacati e le comunità locali (più vari deputati regionali e nazionali di maggioranza e di opposizione che è stato ritenuto opportuno non citare proprio per evitare il rischio di strumentalizzazioni politiche), le imprese finora hanno ottenuto che la Cmc anticipi una minima parte dei crediti vantati (parliamo di 10 milioni su oltre 50 milioni di euro) in cambio dell’impegno delle imprese a riavviare i lavori.
Tale risultato, che attiene alla trattativa diretta fra Cmc e imprese con la mediazione di Anas, è stato perfezionato fra la parti perché ad oggi c’è l’impegno istituzionale dichiarato dal governo regionale – e noi al momento non possiamo che fidarci – di corrisponderci il resto delle somme per poi rivalersi su Cmc. E’ solo un impegno, ancora nebuloso, certo, e per il quale occorre l’avallo del governo nazionale; ma è l’unico appiglio che abbiamo, perché fino a questo momento da Roma non ci è stata prospettata un’altra ipotesi alternativa”.
“Ad oggi – aggiunge il Comitato – questo è l’unico fatto a nostra conoscenza sul quale possiamo esprimere ufficialmente ringraziamenti. L’intervento della segreteria tecnica della Presidenza del Consiglio dei ministri, avviatosi giovedì scorso e volto a rendere possibile l’impegno dichiarato dalla Regione, attraverso un percorso da costruire con i ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo economico, l’Anas e la Cmc, è stato attivato su sollecitazione di Alessandro Pagano della Lega e di Azzurra Cancelleri del M5s. In quei giorni, tra l’altro, abbiamo registrato una diversa e più attenta posizione del M5s e un deciso e coraggioso sostegno alla nostra causa da parte dei deputati M5s Dedalo Pignataro e Adriano Varrica (quest’ultimo ci ha pure ricevuto alla Camera e si è interessato presso il ministro Toninelli), i quali hanno evidenziato a tutti anche il fatto che siamo imprese oneste, valutate dagli organi di vigilanza e iscritte alla ‘white list’”.
“Riteniamo – conclude il Comitato – che il lungo e franco chiarimento avuto in quei giorni con i deputati del M5s sia stato sufficiente ad avviare un sincero percorso che – ben lungi da strumentalizzazioni politiche che non vogliamo e non possiamo permetterci – ci auguriamo possa condurci, grazie alla saggezza del premier Giuseppe Conte e alla competenza dei ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, assieme all’esperienza di Anas e dei tecnici ministeriali, ad una positiva conclusione di questa vertenza. Attendiamo con fiducia, quindi, che il governo nazionale, così come ci annunciano oggi i deputati regionali, trovi una concreta soluzione in tempi brevi. In quel caso avremo modo di esternare tutta la nostra gratitudine a chi davvero, con i fatti, si è impegnato a rimediare ai danni provocati da altri che nel recente passato non hanno curato gli interessi della Sicilia e dei siciliani”.
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