- Renato Schifani (FI) e Carmelo Miceli (PD) ospiti di Casa Minutella.
- Argomenti: crisi di governo, presidente della Repubblica, sindaco di Palermo e presidente della Regione Siciliana.
La crisi di governo al centro del dibattito politico della 30ª puntata di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella su BlogSicilia.it.
Ospiti Renato Schifani, senatore di Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi, e Carmelo Miceli, deputato nazionale del Partito Democratico.
LETTERA INTIMIDATORIA A SCHIFANI
A proposito, anzitutto, della busta con un proiettile recapitata a Schifani, l’ex presidente del Senato ha detto: «La vicenda risale ad alcuni giorni fa. Per me non è cambiato nulla, continuo a lavorare con serenità, nonostante io provi fastidio». E Miceli: «Piena solidarietà a Schifani. Mi auguro che le «indagini possano risalire presto all’autore, nella speranza che sia stato il gesto di uno stupido».
IL SENATORE VITALI VA E TORNA
Il senatore Schifani è intervenuto sul collega Luigi Vitali che, appena ieri, aveva comunicato che avrebbe lasciato Forza Italia per sostenere il Conte Ter ma oggi ha cambiato idea: «Era scappato ieri notte – ha detto il politico siciliano con il sorriso sulle labbra – e lo abbiamo ripreso. Stamane si dava scontato il suo addio, poi però Vitali è stato convinto da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Penso, però, che Vitali ci abbia ripensato dopo avere letto sui giornali che è quasi fallita la missione dei ‘responsabili’».
LA CRISI DI GOVERNO E IL RUOLO DI MATTARELLA
Schifani è convinto del fatto che Matteo Renzi abbia aperto la crisi di governo per «motivi personali» perché «non si va in crisi durante la pandemia con 500 persone che muoiono al giorno e per una causa non ancora compresa». Forza Italia, dal canto suo, «ha fatto con questo Governo un’opposizione responsabile. Mai ostruzionismo. Mai impugnata la Finanziaria per non gettare lo Stato in esercizio provvisorio. E non c’è in corso il rischio di una rottura con il resto del centrodestra. FI ha un approccio più aperto per garantire al Paese la governabilità che nasce dall’assunzione di responsabilità collettiva. Negli ultimi giorni l’atteggiamento di Matteo Salvini è cambiato, resiste Giorgia Meloni. Però, se arriva l’appello di Sergio Mattarella per un progetto di coesione tra le forze politica del Palermo, noi faremo la nostra parte e speriamo che anche la Meloni si convinca».
Schifani ha evidenziato che non bisogna dimenticare che ci sono 209 miliardi di euro da gestire (il Recovery Fund), di cui 80 a fondo perduto: «Con quei soldi disegniamo l’Italia del futuro ma l’opposizione è stata tenuta fuori».
Per Carmelo Miceli, invece, c’è in atto una crisi di governo al buio «determinata da un gesto irresponsabile. Renzi ha persino rifiutato un passo indietro di Conte dopo che ha avuto un primo incontro con Mattarella, dando un segno di apertura a Italia Viva. Si poteva puntare ancbhe alla possibilità di coinvolgere altre forze, in un momento storico delicato come questo, facendo divetare la politica ancora più seria, togliendo meno spazi alle scappatoie. Oggi ci troviamo in una fase in cui, fortunatamente c’è Mattarella, soggetto terzo e imparziale. Va lasciato lavorare. E bisogna capire se c’è la possibilità che l’attuale maggioranza si possa ritrovare, con tutte le difficoltà del caso, o se ci saranno altre soluzioni. Noi, però, non possiamo non chiedere un nuovo governo con Conte».
IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Schifani preferirebbe che si parlasse dell’elezione del prossimo Capo dello Stato «il meno possibile perché in carica c’è Mattarella. Comunque, mi auguro che si possa arrivare a quell’appuntamento con il maggiore consenso possibile. Attuallmente, però, l’attuale maggioranza non ha i numeri per eleggere il prossimo da sola in quanto, ad esempio, anche i governatori delle Regioni del centrodestra sono aumentati. Occorrerà, quindi, una figura che riuscirà a recuperare il consenso trasversale».
ELEZIONI
Miceli ha detto no alle elezioni in questo momento «neanche se i sondaggi ci dicessero che il PD è avanti 20 punti. Bisogna dare solidità alle nostre istituzioni. Bisogna farlo adesso, non ci sono alternative. La solidità si dà subito oppure il Paese ne pagherà le conseguenze».
E Schifani ha ricordato che, seppure i sondaggi sono favorevoli al centrodestra, «non chiediamo le elezioni subito. Anche Salvini ha cambiato idea in 48 ore. Noi confidiamo che, innanzi a un appello di responsabilità nazionale da parte di Mattarella, il centrodestra si prenda l’onere ma con una coesione di tutti».
SCHIFANI PRESIDENTE DELL’ARS?
Il senatore di Forza Italia ha affermato: «Sono abituato a lavorare guardando all’oggi. Non è corretto, poi, parlarne perché un presidente dell’Ars c’è, l’amico Micciché, e sta lavorando bene. Io sono concentrato sull’oggi. Il mio percorso è nazionale. Amo la mia terra. Confido di aiutarla da Roma, con tante iniziative. Svolgo in silenzio un ruolo di sostegno con grande convinzione e sensibilità che ho riscontrato anche da parte del presidente del Consiglio».
ITALIA VIVA CON FORZA ITALIA ALLE AMMINISTRATIVE?
Schifani, a proposito dell’ipotesi di Francesco Scoma di Italia Viva (ex di Forza Italia) ha affermato: «Non c’è dubbio che, se Italia Viva dovesse ricomporre il quadro attuale della maggioranza e torna a governare il Paese, difficilmente sul territorio potrebbe stare con il Centrodestra. In caso contrario, è fattibile se il Centrodestra, unito e vicente, decida di allargare i confini della propria coalizione ad altri partiti. Tante cose dette da Renzi sono condivisibili ma contestiamo il modo con cui le ha dette per fare cadere Conte. Tuttavia se, qualcuno dovesse pensare di spaccare il centrodestra con queste ipotesi, si sbaglia».
Miceli, però, ha detto che FI, all’interno del Partito Popolare Europeo, è più vicina alle posizioni del Partito Socialista Europeo che alle posizioni di Lega e Fratelli d’Italia: «Immagino che nel futuro i moderati possano dialogare con il Partito Democratico, superando la logica che andava bene quando la parte moderata di FI era predominante».
Schifani ha rispoto così: «Questo ragionamento può farsi solo con il sistema proporzionale, liberando determinate dinamiche e alleanze».
PROSSIMO SINDACO DI PALERMO
Schifani: «Scoma prossimo sindaco di Palermo? Ragiono con la logica del centrodestra e Scoma fa parte di Italia Viva. Allo stato attuale, ritengo che questo sia complicato. Inoltre, anche Forza Italia può esprimere candidati autorevoli».
GRASSO PRESIDENTE DELLA REGIONE
Miceli: «Ha le caratteristiche per essere il candidato di qualsiasi cosa».
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