Le recenti piogge, pur abbondanti in alcune zone della Sicilia, non hanno prodotto l’effetto sperato sulla crisi idrica che attanaglia l’isola. Salvo Cocina, a capo della Protezione Civile regionale, ha definito l’apporto idrico “lievissimo”, insufficiente a modificare la situazione e i turni di erogazione dell’acqua, che rimarranno invariati in tutte le province. L’ottimismo di chi prevedeva un allentamento dei vincoli e un ritorno a una distribuzione più regolare è stato smorzato dai primi rilievi sugli invasi.
Situazione critica ad Agrigento, Caltanissetta ed Enna
Le precipitazioni, seppur presenti, si sono distribuite in modo disomogeneo sul territorio. Cocina ha sottolineato che, nonostante le maggiori piogge registrate sull’invaso Ancipa, cuore del sistema idrico della Sicilia centrale, l’effetto pratico si limita a un accumulo di scorte, senza risolvere l’emergenza. La situazione resta particolarmente critica nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dove è impensabile, al momento, aumentare l’erogazione idrica.
Riserve idriche ancora insufficienti
L’invaso Ancipa ha registrato un incremento di circa 800.000 metri cubi d’acqua rispetto ai dati di giovedì scorso, portando la riserva a oltre 2,5 milioni di metri cubi. Questo aumento, pur riportando la situazione a livelli di inizio novembre, non è sufficiente a garantire un’inversione di tendenza. Anche negli altri invasi siciliani la situazione rimane pressoché invariata, con riserve idriche ben al di sotto della media stagionale.
Accumulo di scorte per la prossima estate
Cocina ha inoltre introdotto un ulteriore elemento di analisi: anche con un’intensificazione delle piogge, i turni idrici non potranno essere modificati. L’obiettivo è quello di accumulare scorte per la prossima stagione calda, al fine di evitare una situazione ancora più critica rispetto all’estate scorsa. Gran parte dell’acqua raccolta nei prossimi mesi verrà quindi conservata in previsione dei mesi più caldi e secchi.
Monitoraggio costante e fondi per nuove opere
La Protezione Civile sta completando un monitoraggio dettagliato della situazione, che permetterà di valutare l’effettivo incremento delle riserve idriche. I dati preliminari indicano un livello inferiore alla metà di quello registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Intanto, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo stanziamento di 28 milioni di euro, proposti dal ministro Nello Musumeci, per la realizzazione di nuove opere idriche in Sicilia. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha ringraziato il governo, ricordando che questi fondi si aggiungono agli 82 milioni di euro già stanziati dalla Regione per interventi a breve e medio termine
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