Sciopero nazionale, venerdì prossimo (22 dicembre), dei lavoratori delle aziende aderenti a Distribuzione cooperativa e Federdistribuzione. A Palermo è previsto un sit–in dalle 9 alle 15 a Piazzetta Bagnasco e in via Ruggero Settimo. La manifestazione è indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

Sono circa 23 mila i lavoratori interessati nell’Isola, mentre le insegne coinvolte sono quelle di Sma, Auchan, Zara, Oviesse, Upim, La Rinascente, Conbipel, Leroy Merlin, Limoni-La Gardenia, Ipercoop e Coop.

Le aziende che aderiscono a Federdistribuzione continuano a rifiutarsi di applicare il rinnovo del contratto del 2015. I segretari generali di Filcams Cgil, Monja Caiolo, Fisascat Cisl, Mimma Calabrò e UilTuCS Uil, Marianna Flauto, dichiarano: “Con lo sciopero proclamato unitariamente a sostegno del salario e dei diritti dei lavoratori, si persegue la ripresa del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori Coop e si condanna l’imposizione unilaterale da parte di Federdistribuzione dell’applicazione di un contratto scaduto dal 2013. L’applicazione dei contratti collettivi nazionali da parte delle aziende e il riconoscimento dei relativi trattamenti economici e normativi – proseguono i sindacati – è un obbligo che non può essere messo in discussione dall’arroganza e dalla prepotenza. L’adeguamento del salario è un diritto sacrosanto per tutti i lavoratori, bisogna mettere in campo tutte quelle azioni affinché nel nostro territorio prevalga la legalità e vengano colpite tutte quelle situazioni di dumping che creano disequilibri e concorrenza sleale generando uno scenario in cui, alla precarietà del salario, si aggiunge la perdita di diritti, e rendendo l’economia siciliana ancora più povera”.

“Uno sciopero immotivato e irresponsabile a fronte di una disponibilità che è stata più volte ribadita a chiudere la trattativa sulla base di una proposta chiara e comunque distintiva – è la replica in un comunicato della Coop -. E’ questo il commento rilasciato dalle cooperative di consumatori in occasione dello sciopero indetto dai sindacati per venerdì 22 dicembre. Primaria missione della cooperazione di consumatori è quella di salvaguardare la propria capacità competitiva garantendo a soci e clienti un adeguato servizio e tutelando così anche l’occupazione. Ed è sulla base di questi presupposti che Coop si è seduta in più occasioni al tavolo della trattativa, dichiarando fin dall’inizio la disponibilità a garantire a conclusione del contratto l’incremento retributivo di 85 euro mensili, proponendo di mantenere le norme sociali più avanzate rispetto ai diretti competitor in materia di trattamento economico di malattia e infortunio (conservando il posto di lavoro fino a completa guarigione clinica) e puntando a un rafforzamento del welfare sanitario a totale carico delle cooperative, recuperando le risorse necessarie dalla normativa di contrasto all’assenteismo. Normativa, è bene ricordare, che in tema di trattativa i sindacati hanno concesso da anni alle altre sigle della grande distribuzione organizzata. Malgrado la chiarezza della proposta, si registra una fase di stallo aggravata ancora di più dallo sciopero preannunciato. Anche in questa particolare circostanza le cooperative confermano ancora una volta la volontà di rinnovare un contratto scaduto da 4 anni non arretrando ma, viceversa, salvaguardando la propria distintività sociale”.