Una proroga di tre mesi per l’utilizzo delle discariche siciliane. E’ stata firmata ieri dal Presidente della Regione Nello Musumeci e sarà notificata ufficialmente domani al Ministero dell’ambiente. Intanto le discariche sono tornate ad aprire. Evitata l’emergenza rifiuti il tema non può, però, essere accantonato.

Lo stesso governo nazionale che a Crocetta aveva concesso proroghe da un anno e mezzo, che non sono però servite a fare i piani, adesso pretende dal governo Musumeci una relazione mensile sullo stato di avanzamento dei piani per i rifiuti e torna a chiedere la spedizione all’estero della frazione che non si dovesse riuscire a lavorare. La soluzione migliore resta quella della differenziata ma far crescere la cultura in tre mesi è cosa ardua.

Mentre si affronta l’emergenza rifiuti per la quale c’è tempo solo fino al 28 febbraio si parla anche di danni da maltempo. Arrivano 2 milioni di euro per le nevicate del 2015 mentre domani si affronterà il tema dei danni nel Vittoriese delle alluvioni dello scorso mese di novembre.

Ma l’emergenza peggiore al momento è quella del bilancio. Una emergenza tecnica e lontana dai cittadini ma che potrebbe paralizzare o rallentare l’azione del governo. Non è stato, infatti, approvato nella scorsa legislatura il bilancio consolidato e questo blocca qualsiasi spesa non già codificata.

In pratica il governo non può ricorrere ai direttori esterni che avrebbe voluto ad esempio chiamare per la formazione e non soltanto. Ma non può neanche fare le proprie scelte per la formazione dei gabinetti e degli staff. Un’altra pesante eredità amministrativa alla quale bisognerà porre rimedio così come è urgente un bilancio di previsione e prima ancora un esercizio provvisorio per evitare la paralisi della spesa regionale.

Una partenza tutta in salita e con scadenze a breve tali  da non lasciar dormire sonni tranquilli a nessuno.

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