L’organo della Parrocchia “Natività della Beata Vergine Maria” – Chiesa Madre di Bagheria – tornerà al suo splendore grazie ad un finanziamento dell’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana per tornare ad essere suonato da Mario Visconti, maestro di Cappella della Cattedrale di Palermo e docente al Conservatorio Alessandro Scarlatti.

Le opere di restauro curate dal maestro organaro Giuliano Colletti, la cui bottega fa parte dell’Albo nazionale dei professionisti restauratori dei beni culturali, si stima dureranno dieci mesi circa.

Lo rende noto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, per il quale “con il restauro del pregevole strumento musicale realizzato nei primi del ‘900 dalla famiglia Ruffatti di Padova si recupera un’apprezzabile testimonianza artistica e si restituisce alla comunità di Bagheria un importante elemento identitario”.

L’intervento di recupero, del valore di 120 mila euro, riguarderà per intero l’organo: dal sistema di trasmissione alle canne. Il progetto di restauro, dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni da parte dell’ufficio dei Beni culturali della Curia di Palermo e della Soprintendenza di Palermo nel pieno rispetto dei materiali originari, è stato sottoposto alla Giunta regionale che ne ha autorizzato il finanziamento con risorse a valere sui fondi compensativi dovuti dallo Stato alla Regione in virtù dell’art. 38 dello Statuto.

Il restauro dell’organo della Chiesa Madre di Bagheria è un intervento atteso da molto tempo dai cittadini del comune del Palermitano.
Un altro organo molto noto in provincia è quello di San Martino delle Scale, che si trova nell’abbazia benedettina.
Lo scorso mese di novembre si è tenuta una cena di beneficenza con lo scopo di raccogliere fondi a favore del monumentale organo che necessita di un intervento di restauro consistente.
L’intero importo della cifra raccolta con la cena, a base di prodotti locali, dolci e grappe di pregio, è stato devoluto al restauro e alla manutenzione dell’organo, prezioso strumento intorno al quale ruota il Festival organistico di luglio, uno degli eventi estivi di maggiore interesse per il territorio.

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