I carabinieri della compagnia di Alcamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Roberta Nodari del tribunale di Trapani su richiesta della procura nei confronti di quattro persone, di età compresa tra i 60 e i 21 anni, residenti a Villabate e Palermo accusati di incendio, tentata estorsione e ricettazione.
L’incendio di tre motrici ad Alcamo
Secondo le indagini dei militati del nucleo operativo e radiomobile i quattro sarebbero i responsabili dell’incendio di tre motrici Renault custoditi nel piazzale della società di trasporti Signorino in liquidazione acquisita dalla Kortimed Sud srl con sede in Alcamo. Secondo le indagini dei carabinieri la notte del 10 febbraio 2021, tre degli arrestati si sarebbero recati presso la sede della società alcamese dove avrebbero dato fuoco ai mezzi pesanti presenti nel piazzale dopo averli cosparsi di liquido infiammabile. Per nascondere eventuali tracce, avrebbero anche incendiato l’auto, una Fiat 500 rubata, utilizzata per raggiungere Alcamo, dandosi poi alla fuga con una seconda autovettura.
L’incendio per danneggiare una società concorrente
Il rogo sarebbe stato commesso d’intesa con un quarto complice. Quest’ultimo, proprietario di una società di trasporti nella provincia di Palermo, avrebbe cercato di impedire che la ditta alcamese interferisse nell’affidamento dei trasporti da e per la Sicilia occidentale. Uno dei tre presunti esecutori materiali dell’incendio è indagato anche per evasione, in quanto era sottoposto alla detenzione domiciliare a Palermo per pregressi reati. I quattro sono stati portati nel carcere Pagliarelli di Palermo.
Gli arrestati
I nomi degli indagati finiti agli arresti nelle indagini sull’incendio di tre rimorchi ad Alcamo sono David Gabriele, 40 anni, di Palermo, Maurizio Andolina, 45 anni, di Villabate (Pa), Giovanni Andolina, 61 anni, di Palermo e Carmelo Andolina, 31 anni di Palermo.
L’incendio la notte del 10 febbraio 2021
Il raid doloso avvenne la notte del 10 febbraio ad Alcamo, nella strada provinciale 132 che da contrada Sasi si congiunge con Balestrate.
In tre erano entrati nell’azienda, tranciando la recinzione metallica, ed ha appiccato le fiamme a tre trattori motrici che si trovavano posteggiati nel piazzale.
Ad intervenire erano stati i vigili del fuoco del locale distaccamento e in supporto un’autobotte proveniente da Trapani per avere ragione delle fiamme. L’allarme è scattato poco prima dell’una notte: ai pompieri sono state necessarie due ore per avere ragione delle fiamme.
Ad indagare i carabinieri: trovata nella stradella adiacente un’auto data anch’essa alle fiamme e risultata rubata. Era stata utilizzata dagli incendiari per raggiungere il posto.
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