“Un disegno di legge inutile, fatto in fretta e furia solo per sventolarlo a favore delle telecamere di Vespa”. È netta la bocciatura del M5S all’Ars al disegno di legge sull’abusivismo edilizio annunciato dal governo regionale in questi giorni.
“Ci sembra – afferma la capogruppo del M5S all’Ars Valentina Zafarana –di essere tornati ai tempi dei vuoti spot di Crocetta, solo che Crocetta calcava il palcoscenico di Giletti, mentre Musumeci preferisce ‘Porta a Porta’. La sostanza non cambia, fuffa c’era nella precedente legislatura, fuffa c’è nell’attuale”.
“Con questo disegno di legge, Musumeci cerca di smarcare la Regione dalle sue responsabilità e, come avviene sempre più spesso, cerca di scaricare la responsabilità sui sindaci, che comunque, potevano (e possono) secondo le disposizioni legislative vigenti – prosegue – già emettere le ordinanze contingibili e urgenti evocate da Musumeci nel ddl per eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini”. “La minaccia di rimozione per i sindaci inadempienti, tra l’altro, ci pare eccessiva – continua la parlamentare – come era previsto per quelli che non avessero ottemperato al trasferimento dei rifiuti fuori regione prima del no del Tar. In caso di mancato sgombero si sarebbe potuto prevedere la nomina di un commissario ad acta”.
“E ancora il ddl – continua Zafarana – tace sulle demolizioni e sulle spese connesse. I Comuni quindi si troverebbero a dover gestire forzosamente una situazione grave e prioritaria senza i necessari fondi e con a carico i costi, o almeno la loro anticipazione, per la gestione delle eventuali emergenze abitative”.
“Discutibile – conclude – anche l’articolo sul fondo di rotazione per i Comuni per soddisfare le esigenze abitative post-sgomberi. Sarebbe stato più opportuno, come previsto da un nostro ddl depositato all’Ars e da una nostra norma passata in finanziaria nazionale nella scorsa legislatura, costituire un fondo per la demolizione degli immobili abusivi”.

Un ddl che non convince del tutto, sopratutto su alcuni punti,  neanche l’Asael, l’associazione che riunisce gli amministratori locali:  “La minaccia di decadenza rivolta dal governatore Musumeci ai sindaci per quanto riguarda l’esecuzione delle ordinanze di sgombero è inaccettabile” afferma il presidente dell’Asael, Matteo Cocchiara. “Non si può continuare a minacciare i sindaci gettandoli sul banco degli imputati – prosegue Cocchiara – e non si può lasciare da soli gli amministratori locali a combattere un fenomeno come l’abusivismo edilizio che in Sicilia assume purtroppo dimensioni mastodontiche”. Cocchiara invita Musumeci “a dialogare con gli enti locali” e lancia la proposta di un fondo da mettere a disposizione dei Comuni per le demolizioni. L’obiettivo è quello di dare la possibilità di portare avanti le demolizioni degli edifici abusivi anche a quelle realtà locali in difficoltà economiche, che a termini di legge non possono accedere al fondo di rotazione statale esistente.
“Salutiamo con favore, invece, l’idea della Regione di consentire ai comuni di assumere geologi e ingegneri con contratti a termine per aggiornare i piani di valutazione del rischio idrogeologico e idraulico – prosegue Cocchiara -. Si tratta di una decisione che va nella giusta direzione: aiutare i comuni, soprattutto le realtà più piccole, a dotarsi di un organico adeguato alle esigenze di gestione del territorio e nel contempo richiedere allo Stato di destinare apposite sue strutture, come ad esempio il genio militare, alle demolizioni. Queste, infatti, al momento rappresentano per i Comuni operazioni complicate per burocrazia e mancanza di fondi”.
Nel contempo l’Asael rivolge al presidente della Regione un appello affinché si metta mano a una “velocizzazione di tutti quegli interventi programmati e finanziati nell’ambito del cosiddetto Patto per il Sud, che pur avendo destinato da tempo notevoli risorse per mettere in sicurezza il territorio siciliano è ancora alla fase dei ‘buoni intendimenti'”. L’Asael, infine, auspica che “la pur lodevole iniziativa della presentazione da parte del governo del disegno di legge in materia di abusivismo edilizio venga trasformata, dopo una necessaria concertazione con gli enti locali, in una opportuna occasione per riformare la legislazione siciliana in materia urbanistica e di tutela del territorio”.