“I comuni montani e le aree interne sono e devono sempre più diventare il motore per lo sviluppo armonico dell’intera nazione e la recente approvazione del disegno di legge  sulla valorizzazione delle zone montane da parte del Consiglio dei Ministri è un primo passo per sostenere la crescita di questi territori e per contrastarne lo spopolamento”. Lo ha dichiarato oggi Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia, dopo l’ok al Ddl Montagna.

DDL per favorire lo sviluppo delle aree interne

“Il provvedimento – ha aggiunto Filippo Dolce, coordinatore regionale ANCI Sicilia per i piccoli comuni – introduce misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare finalmente i luoghi  dove la salvaguardia dell’ecosistema e la qualità della vita potranno coniugarsi. Finalmente il Governo accoglie la necessità di porre in essere politiche differenziate in favore dei piccoli comuni montani che hanno esigenze diverse rispetto alle altre aree del Paese”.

Desertificazione demografica

“Nell’ultimo decennio – ha proseguito Orlando – abbiamo assistito all’avvio di un processo di desertificazione demografica che, oggi più che mai, necessita di provvedimenti e di uno stanziamento di risorse immediati che garantiscano, servizi efficienti, fiscalità di vantaggio e infrastrutture adeguate. Salvare l’identità culturale di questi luoghi, incentivare l’attività imprenditoriale, ottimizzare la rete dei servizi, soprattutto in ambito scolastico e sanitario, è  un atto dovuto alle nuove generazioni”.

Servono fiscalità di vantaggio e infrastrutture adeguate

“Per innescare un cambio di tendenza e per evitare che questo stato di abbandono diventi irreversibile – conclude il presidente dell’Anci Sicilia – sono necessarie azioni mirate e provvedimenti urgenti. Ci auguriamo adesso che il Parlamento faccia la sua parte approvando definitivamente la norma”.

Cosa prevede il DDL

Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo delle seguenti misure:

  • sanità di montagna (forme di incentivazione in favore dei medici e degli operatori sociosanitari che prestano la propria attività lavorativa nei Comuni montani);
  • scuole di montagna (agevolazioni e premialità per gli insegnanti che prestano il servizio scolastico nelle aree montane);
  • servizi di telefonia mobile e accesso a internet (Sono incentivati la copertura dell’accesso ad internet in banda ultralarga e gli interventi sulle infrastrutture idonei a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile);
  • incentivi agli imprenditori agricoli e forestali (credito di imposta, agli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani e che investono nelle pratiche benefiche per l’ambiente ed il clima);
  • misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani” (credito d’imposta per le piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei Comuni montani destinatari di tale forma di agevolazione e in cui il titolare o almeno uno degli esercenti non abbia compiuto 36 anni di età);
  • misura “Io resto in montagna” (detrazioni sul mutuo per chi, con meno di 41 anni, acquista una prima casa in un Comune montano con meno di 2mila abitanti);
  • professioni della montagna: la Snami dovrà riservare agli stessi (riconoscendone il ruolo fondamentale) specifici incentivi e finanziamenti attraverso l’impiego del Fosmit.

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