“Chiediamo al ministro Piantedosi di nominare, attraverso il prefetto locale, una commissione al Comune di Cerda, in provincia di Palermo, per accertare se ci siano i presupposti per lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale, alla luce dei gravi fatti per i quali ha ricevuto un avviso di conclusione dell’indagine il sindaco Salvatore Geraci, che è anche deputato regionale e componente della commissione Antimafia siciliana”.  Lo afferma il deputato M5S Federico Cafiero De Raho, vicepresidente della commissione Antimafia, che ha depositato un’interrogazione firmata anche dai colleghi del M5S Morfino, D’Orso, Carmina, Cantone, Scerra, Aiello, Raffa, Gubitosa e Ascari.

“Accuse gravissime”

“Le accuse – aggiunge – sono gravissime: avrebbe tentato di costringere il comandante della Polizia municipale a scrivere al questore per ottenere che una processione religiosa passasse sotto casa di Vincenzo Civiletto, un condannato per associazione mafiosa. I modi spiccioli e intimidatori che Geraci avrebbe usato nei confronti del comandante non fanno che aggravare la sua posizione, al di fuori dello stretto ambito penale. Le parole da lui rivolte al comandante sono sconcertanti”.

Il caso

“Il passaggio della processione religiosa sotto casa del boss mafioso per fortuna non si verificò, perché il questore – conclude – non cambiò idea, ma rischiava di costituire l’ennesimo episodio di inchino in una processione religiosa lungo le vie di un piccolo comune di fronte alla casa di un mafioso. Ci aspettiamo che il governo faccia tutto ciò che è in suo potere per difendere l’onorabilità, la trasparenza e l’integrità delle istituzioni di Cerda e di tutta la Sicilia”.

Opposizioni all’attacco

La  vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, desta in noi molta preoccupazione e sconcerto, perché dalle gravi accuse contestate dalla magistratura al primo cittadino, nonché ad altri esponenti passati ed attuali della sua maggioranza, si aprono scenari inquietanti sulle modalità con cui essi hanno gestito ed amministrato la cosa pubblica.

Riteniamo che sia doveroso, per ragioni di opportunità e di rispetto nei confronti della comunità cerdese, che il Sindaco si dimetta immediatamente da primo cittadino e anche da componente della commissione regionale Antimafia”. Lo lo dicono, in una nota congiunta,  i consiglieri comunali di Cerda Pietro Bulfamante, Carmela Riolo

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