Il colosso dell’abbigliamento sportivo Decathlon non aprirà a Palermo.

Lo Sportello unico Attività produttive ha negato il permesso di costruire “per incompatibilità urbanistica”.
Il megastore avrebbe dovuto sorgere nell’ex stabilimento Coca Cola, a Partanna Mondello.

Il ‘no’ del Comune arriva quindi quasi due anni dopo la presentazione della richiesta di costruzione.
L’investimento previsto era di 20 milioni di euro, un centinaio le assunzioni che Decathlon avrebbe fatto.

Il Comune di Palermo, tramite una nota stampa, spiega che: “Con riferimento al rigetto di una istanza presentata al SUAP da una società per azioni locale, asseritamente destinata ad un punto vendita del noto brand “Decathlon” nella zona di Partanna, gli uffici hanno comunicato che la stessa istanza è stata rigettata in quanto la destinazione urbanistica dell’area, classificata come D1, la rende incompatibile con attività che non siano esclusivamente “industriali, artigianali e simili”.
Tale interpretazione degli uffici del SUAP è stata suffragata anche da un parere reso dall’Avvocatura comunale”.

“Nessuna valutazione di tipo politico o di altra natura – spiega l’Assessore Piampiano – può e deve interferire con una valutazione tecnica e di legittimità formale che compete unicamente agli uffici, che hanno correttamente sottoposto questa pratica ad un’analisi approfondita e circostanziata.”

“Siamo ovviamente contenti del fatto che nel tempo Palermo abbia riconquistato un interesse per gli investimenti e per i grandi brand, come testimoniato dall’avvio di tante attività commerciali in questi anni, – afferma il sindaco Leoluca Orlando – ma soprattutto e ancor di più in un momento come questo in cui il rispetto di regole è un imperativo, nessuna attività economica, piccola o grande, tradizionale o innovativa può essere al di sopra della normativa.
L’Amministrazione comunale è sempre aperta al dialogo con quanti vogliano investire in città e creare nuove opportunità di sviluppo, purché ciò avvenga in quadro certo di attenzione per la normativa urbanistica e per la pianificazione della città”.

Sulla vicenda interviene Eduardo De Filippis, coordinatore cittadino di DiventeràBellissima.

“Venti milioni di euro di investimenti – dice De Filippis – e centinaia di posti di lavoro previsti vanno salvaguardati: l’amministrazione comunale trovi una soluzione per scongiurare l’ennesima occasione persa di sviluppo economico e commerciale per la nostra Palermo”.

“È chiaro a tutti che i dirigenti del Suap non comprendano ancora quanto sia fondamentale mediare per risolvere i problemi a chi oggi vuole fare impresa- aggiunge De Filippis-. È assurdo attendere due anni per avere un parere o un giudizio, e inoltre ad esempio per la realizzazione del centro Conca d’Oro in una zona adiacente e in un’area simile sottoposta a vincolo non si parlò di incompatibilità urbanistica, anzi nel giro di pochi mesi si ottennero tutte le autorizzazioni e varianti del caso”.

Esprime la propria opinione su quanto accaduto anche Stefano Santoro, ex consigliere e assessore comunale di Palermo. Santoro dichiara: “Disarmante e inspiegabile il diniego dell’autorizzazione da parte dell’Amministrazione comunale all’apertura di un punto vendita Decathlon a Palermo. Orlando continua a caratterizzarsi come il sindaco dei divieti, del diniego a nuove attività imprenditoriali e produttive. La decisione di rigettare l’istanza del colosso francese Decathlon sulla base di cavilli burocratici e di asserite incompatibilità, comporterà una perdita di centinaia di posti di lavoro, un contributo di urbanizzazione ad una zona che è trascurata dall’amministrazione stessa e soprattutto un’occasione per far venire a Palermo tanti siciliani da altre città, che avrebbe sicuramente permesso una ricaduta turistica ed economica essendo la zona in cui avrebbe dovuto sorgere il punto vendita, limitrofa alla zona balneare di Mondello”.

Ad annunciare battaglia, il leader dell’opposizione in consiglio comunale, Fabrizio Ferrandelli.

“Uno dei compiti più importanti di un’amministrazione che si rispetti, – dice Ferrandelli – oltre a garantire l’efficienza ed efficacia dei servizi, che a Palermo non mi sembrano ben resi e garantiti, dovrebbe essere quello di creare condizioni e opportunità per la ricchezza del territorio.
Proprio per questo, stamane, ho presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per fare chiarezza sulla vicenda del diniego delle autorizzazioni per l’apertura del colosso di abbigliamento Decathlon”.
Nella stessa interrogazione chiedo chiarezza anche su Ikea, altro grande asset economico per la città ed ennesima occasione perduta. Ritengo sia importante chiarire le responsabilità politiche, – prosegue Ferrandelli – che sono indipendenti e vanno oltre le conformità urbanistiche.
Infatti – precisa – è utile che i palermitani conoscano quali provvedimenti, atti di indirizzo ed interventi la giunta e il sindaco, abbiano messo in campo per favorire la creazione di questi due punti vendita e quali altri provvedimenti sostitutivi ai siti di interesse si sarebbero potuti mettere in campo per consentire queste opportunità. Nello specifico, infatti, potrebbe anche non essere stata consona la scelta dell’area dell’ex coca-cola, potrebbe perfino essere condivisibile il diniego, ma è scandaloso che un’amministrazione non si preoccupi di trovare siti alternativi e che non prospetti diverse alternative al fine di consolidare una proposta commerciale che avrebbe potuto portare prestigio ed attratività economica per tutta la Sicilia occidentale.
Una delle ricadute più gravi è di certo la perdita di centinaia di nuovi opportunità lavorative, in una Palermo affamata di lavoro e depressa economicamente.
Compito di un Sindaco – conclude Ferrandelli – non è soltanto quello di dire no, ma soprattutto quello di approfondire, incontrare le parti e trovare altre soluzioni e metterle in campo. Mi spiace dover ammettere con franchezza che non sono per nulla stupito. Conoscete il mio giudizio negativo su un sindaco che non amministra la città”.

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