“Non possiamo certo sentirci rappresentati da chi invita a violare la legge e meglio sarebbe per tutti che Orlando presentasse le sue dimissioni da presidente dell’Anci Sicilia perché la legalità con la ‘L’ maiuscola va praticata e non solo predicata”.

Lo afferma una nota dalle Lega Giovani Sicilia Orientale, che ha lanciato una campagna sui social – media in difesa di Matteo Salvini in seguito alla polemica esplosa dopo la decisione del sindaco di Palermo di disattendere quanto stabilito dal Decreto Sicurezza.

“È inconcepibile – conclude la nota – che il sindaco della quinta città italiana, invece di occuparsi della spazzatura che travolge le strade della sua città, pensi di non applicare il decreto voluto da Matteo Salvini per rendere più sicure le nostre città. La sua scelta inoltre ha dell’incomprensibile se si pensa che Orlando è anche presidente dell’Anci Sicilia”.

“Da docente di diritto pubblico – afferma invece la palermitana Carolina Varchi, deputato nazionale di Fratelli d’Italia, intervenuta in collegamento stamani alla trasmissione televisiva “Omnibus” in onda su La7 – Orlando sa bene che sospendere la norma non rientra tra i suoi poteri ma cerca soltanto di far parlare di sé per qualcosa di diverso dalla pessima amministrazione che sta portando avanti”.

In sintesi, il primo cittadino ha dato disposizione all’ufficio anagrafe di non applicare la norma che impedisce di concedere la residenza ai richiedenti asilo: secondo Varchi, si tratta di “un atto politico, non amministrativo”.

“A Palermo – aggiunge Varchi – non esiste alcun allarme legato al razzismo: i cittadini sono, semmai, esasperati dalla diffusa invivibilità a partire dal mancato funzionamento della raccolta dei rifiuti, da trasporti pubblici inesistenti e da un’emigrazione continua di migliaia di palermitani ogni anno, ai quali Orlando, al suo quinto mandato non consecutivo, ha tolto ogni speranza di un futuro nella propria città”.

“Quello del sindaco di Palermo – chiarisce la parlamentare – è il tentativo di utilizzare un’arma di distrazione di massa rispetto alle numerosissime emergenze che caratterizzano il contesto urbano: per i palermitani la decisione di sospendere la misura che vieta ai cittadini stranieri di iscriversi all’anagrafe, non è certo una priorità”.

“Lo sono, semmai – prosegue – oltre ai disservizi nella raccolta dei rifiuti, anche i trasporti pubblici al collasso, la chiusura ormai quotidiana di esercizi commerciali e attività produttive, l’inadeguatezza di alcuni uffici tecnici comunali che dovrebbero interloquire serratamente con i cittadini, a partire dal polo tecnico”.

“La protesta di Orlando, complice della decimazione di un’intera generazione di palermitani, quella dei trenta – quarantenni senza un futuro occupazionale – sostiene l’esponente di Fratelli d’Italia – ancora una volta, è finalizzata a ottenere la solita ribalta mediatica”.

“In merito alle politiche sull’immigrazione e sulla sicurezza – conclude – Fratelli d’Italia ha sostenuto questo provvedimento pur rilevandone le tante lacune e continua a portare avanti la propria opposizione coerente e patriottica su molti altri punti: sul global compact, nello specifico, siamo ancora in attesa di una risposta chiara e precisa da parte dell’esecutivo”.

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