La fascia costiera di Carini, molto popolata e di forte richiamo turistico, avrà un nuovo sistema di collettamento: sono stati consegnati oggi formalmente alla ditta affidataria i lavori di completamento dei collettori fognari “D” e “G”, che verranno ultimati in 410 giorni per un importo di circa 2,1 milioni di euro. L’intervento rientra tra quelli in capo al Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, Enrico Rolle, perché necessari a superare la procedura d’infrazione sul trattamento delle acque reflue (C.565/10) per la quale l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea, che riguarda anche l’agglomerato del comune palermitano.

Il progetto prevede complessivi tre chilometri e ottocento metri di collettori: quello denominato “G”, nella zona di Villagrazia in via Piraineto, e il “D” che si trova invece a ridosso dell’autostrada, avranno bisogno di cinque impianti di sollevamento che consentiranno di portare i liquami all’impianto antistante la rotatoria dello svincolo di Carini e da lì, con due condotte già esistenti, al depuratore consortile di “Contrada Ciachea”.

Nell’ambito di questo intervento, a riscontro di una richiesta del Sindaco di Carini, potrà trovare soluzione il problema dell’impianto di sollevamento “Predicatore”, oggi non in funzione, collegandolo al nuovo collettore ed eliminando così le possibilità di sversamento di liquami in mare. I lavori sono affidati alla ditta “Lavori e Costruzioni Srl” di Alcamo, saranno diretti da un tecnico del Comune di Carini, mentre per il procedimento il Commissario si avvale di Sogesid.

Intanto a Palermo è chiusa via Scinà per i lavori al collettore fognario, nuovi cantieri anche a Villagrazia e Mezzomonreale, dove sono stati aggiudicati i lavori per la fognatura.

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