• Dirigenti esterni senza concorso alla Regione
  • Dopo l’idea di stoppare i pensionamenti il governo ci riprova
  • Polemiche anche sull’assenza di ristori regionali
  • Ma passano leggi su randagismo e taglio tasse ai cacciatori
  • Finanziaria avanti piano

La regione si prepara ad assumere dirigenti esterni alla Regione, sia pure a tempo determinato, perché quelli che ha non sono qualificati per il compito. E’ questo il messaggio che passa verso i dirigenti in servizio dalla norma che prevede il ricorso all’esterno per alcune figure professionali. Dopo aver proposti di mantenere in servizio 22 dirigenti in età da pensione perché ‘insostituibili’, il governo prova adesso a cercare sul mercato altri professionisti.

Valorizzare i dirigenti assunti anziché cercarne di nuovi

“Il governo Musumeci valorizzi le professionalità interne della Regione piuttosto che assumere senza concorso nuovi dirigenti esterni a tempo determinato contravvenendo agli impegni assunti con lo Stato con l’accordo del 14 gennaio 2021” rintuzza  Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars, intervenendo in aula opponendosi all’articolo 14 del ddl di stabilità. “Il governo avvii un processo di riqualificazione del personale in servizio – aggiunge – dotato di competenze, titoli ed esperienza”.

Niente aiuti per i danni da Pandemia

E mentre si polemizza sui dirigenti arriva anche l’affondo pentastellato “Aiuti a imprese e partite iva messe in ginocchio dalla pandemia? Nemmeno l’ombra, in compenso uno squallido tentativo di buttare fumo negli occhi a chi è in attesa di ristori per sopravvivere, con un fondo che non aiuta proprio nessuno, se non le banche” dice il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, commentando la manovra di stabilità oggi in aula.

“Giorno dopo giorno- dice Di Caro – questa manovra svela la sua totale inconsistenza, conferma di essere vuota, senz’anima e senza nulla per chi è stato messo in ginocchio dai contraccolpi del Covid19. In aggiunta vengono fuori norme indecenti come quella del fondo che solo sulla carta mira ad aiutare chi è in difficoltà e quella che mira ad aprire alle assunzioni di nuovi dirigenti, che andrebbero ad affiancarsi alle centinaia già a libro paga di mamma Regione”.

Copertura per la legge sul randagismo

Fra queste ed altre polemiche la Legge di stabilità regionale procede a rilento e qualcosa, invece, comincia ad essere approvata “Apprezziamo l’impegno di Musumeci preso oggi in aula di trovare la copertura per la legge finanziaria sul randagismo approntata da tempo dalla commissione speciale cui appartengo e ferma ai box per mancanza delle esigue risorse economiche utili a finanziarla. Ora alle parole devono però seguire i fatti: la legge darebbe finalmente l’attesa risposta a un grosso problema che affligge tanti nostri Comuni” dice Salvatore Siragusa, vicepresidente della commissione randagismo dell’Ars.

“L’impegno di Musumeci, che apre nuove prospettive alla legge sul randagismo – dice Siragusa – è una delle pochissime note liete venute fuori dalla discussione su questa pessima legge finanziaria, senz’anima, senza visione e sorda ai bisogni dei siciliani, specie di quelli messi in ginocchio dalla pandemia”.

Meno tasse per i cacciatori

Le tasse invece vengono tagliate ma solo per i cacciatori che potranno contare su un abbattimento del 70% della tassa venatoria per il 2021 grazie ad una norma già approvata della legge di stabilità regionale. “Si tratta di un beneficio al quale accederanno coloro i quali avevano pagato la tassa venatoria nel 2020 e poi sono stati costretti ad uno stop a causa della pandemia. Nelle scorse settimane avevo chiesto al governo Musumeci un ristoro concreto ai tanti appassionati di caccia che ogni anno versano nelle casse dell’Amministrazione regionale ben 8 milioni di euro. Auspico ora che anche le somme incassate nel 2021 vengano destinate a finalità riconducibili alla cura dell’ambiente e della flora. Ai cacciatori siciliani va anche riconosciuto che, grazie alla loro passione, impediscono il proliferare di specie animali che danneggiano la natura e in tanti casi attaccano anche l’uomo” sostiene Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.