Un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale è stato disinnescato dai palombari del gruppo operativo subacquei (Gos) del Comando subacquei ed incursori della Marina militare (Comsubin), distaccati presso il nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Augusta nelle acque di Porticello (in provincia di Palermo).

L’intervento d’urgenza, disposto dalla Prefettura, a seguito della segnalazione di un apneista, ha permesso di distruggere la mina. La segnalazione riguardava dei piccoli oggetti cilindrici ma, durante le operazioni di ricerca col metal detector, gli operatori subacquei si sono imbattuti in un manufatto metallico, sferico col diametro di circa 110 cm, che giaceva nascosto dalla posidonia a 16 metri di profondità, a poca distanza dall’ingresso del porto: si trattava di una potente mina ormeggiata italiana tipo IK.

Gli operatori del nucleo Sdai di Augusta hanno rimosso l’ordigno dal fondo e l’hanno trasportato nella zona di sicurezza, individuata dall’Autorità marittima, dove l’hanno neutralizzato.

Un importante disinnesco di un ordigno bellico è stato eseguito a Palermo il 13 settembre scorso. Si è trattato di una operazione imponente.
Alle 14.30 i 7000 residenti evacuati dalle abitazioni hanno fatto rientro in casa. Il tempo che la parte della bomba con l’esplosivo è stata trasportata nella cava di Torretta per essere fatta brillare.
Le operazioni di taglio della bomba da quasi tre quintali si sono concluse attorno alle 13.30. Alle 13.45 la spoletta è esplosa nella casamatta. La parte inerte è stata portata nella cava scortata da diverse auto dei carabinieri, dell’esercito e dei vigili del fuoco.
Le operazioni di disinnesco della bomba trovata durante i lavori del passante ferroviario sono andate avanti per tutta la mattina.
I militari del genio guastatori tramite alcuni macchinari hanno tolto la spoletta che poi è stata fatta brillare all’interno dentro la casamatta realizzata nella zona del porto di Palermo.
Per evacuare alcune famiglie dalle abitazioni sono dovute intervenire le forze dell’ordine.
E’ stata una domenica in cui mezza città ha dovuto essere blindata per permettere le operazioni di disinnesco.

(foto di repertorio)

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